Sono iniziati nei giorni scorsi i tanto attesi lavori di messa in sicurezza del fiume Tanaro.
Dopo una serie di intoppi e lungaggini burocratiche, si è finalmente riusciti a intervenire sul tratto di fiume compreso tra i due ponti di corso Savona e della linea Asti-Acqui.
La rimozione degli isoloni
Il progetto, scritto con l'AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po) prevede per prima cosa una serie di interventi per sistemare gli argini. Successivamente, verranno rimossi circa 42mila metri cubi di materiale litoide (i cosiddetti isoloni). In programma anche interventi per migliorare il funzionamento del depuratore.
Per l'Amministrazione si tratta di un vero e proprio traguardo, dopo anni di incontri e riunioni.
Una notizia che conta anche sull'appoggio del Comitato Cittadino Tanaro e Borbore, presieduto da Mario Tanino.
Un progetto voluto fin dal 2013
"Abbiamo appreso positivamente la notizia dell'inizio dei lavori, anche perché nel lontano 2013 fummo noi i primi fautori di questo progetto. Questo però è solo l'inizio, non è la soluzione del problema", spiega Tanino.
Il Comitato in quell'anno aveva poi proceduto con il taglio, a titolo gratuito, degli alberi, da parte della ditta Origlia Claudio, principalmente in sponda sinistra tra i due ponti per giungere il 14 luglio 2014 ad un incontro in Comune, con la Protezione Civile Piemonte, dove venne concordata la giornata operativa del 4 novembre 2014 : ventennale della disastrosa alluvione del 1994.
La costituzione dell'Osservatorio sulla centrale
Nel frattempo il 18 febbraio 2014 il CCTeB ottenne, con votazione unanime di tutto il Consiglio Comunale di Asti, la costituzione dell’ Osservatorio permanente sulla centrale idroelettrica in costruzione, posta sul Tanaro a valle del ponte della ferrovia Asti – Acqui Terme.
L’impresa appaltatrice dei lavori è la FLUMAR di Reggio Emilia. Un progetto, finanziato dalla Regione, di 1 milione e 124 mila euro, con un ribasso d'asta (più del 28%), da investire su interventi ancora da definire.
Con l'avanzo si pensi al ripristino delle quote spondali sul Borbore
"Considerato il risultante avanzo, il CCTeB richiederà una convocazione dell’Osservatorio permanente per sollecitare interventi, come il ripristino delle quote spondali sul Borbore in zona cimitero e non solo e per approfondire le motivazioni del mancato avviamento dei lavori nonostante il rilevante importo di denaro a disposizione", spiega Tanino.
Il Comitato, inoltre, fa sapere che le Ferrovie dello Stato hanno concesso l'autorizzazione per posizionare delle condotte parallele, per poter installare le pompe idrovore in zona.
Le richieste del Comitato
Il Comitato chiederà infine dettagli sullo stato dello sfioratore fognario, posizionato presso il Parco del Tanaro, sulla presenza di centinaia di blocchi in calcestruzzo a valle dello sbarramento della centrale, sulla rampa di accesso in alveo posta in sponda sinistra immediatamente a valle dei 'gommoni' e molto altro, dopo l'alluvione scongiurata dal flusso irrilevante del Borbore lo scorso 2 ottobre.
"Chiederemo notizie anche sulla situazione della compromessa funzione della centralina idrometrica Arpa posta sul ponte di corso Savona; sull'attivazione della centralina idrometrica posta sul ponte del Borbore di corso Alba; sulla reale attivazione dell’Esercizio Transitorio sui ponti ferroviari attraversanti il Borbore in Asti corso Alba e a Revignano, sulla vulnerabilità dei ponti stradali posti sul Tanaro e sul Borbore, sull’avanzamento del progetto esecutivo e appalto pertinente importanti lavori sulla rete fognaria presso il depuratore, con l'installazione di pompe idrovore di emergenza e la definizione di un preciso protocollo di manutenzione continua del Tanaro e del Borbore", ha concluso Tanino.
Si stima che i lavori dureranno per 150 giorni. Il Parco resterà chiuso al pubblico fino a venerdì 11 dicembre, dalle 8 alle 17.