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Solidarietà | 20 gennaio 2021, 09:39

Gli Alpini di Asti donano la "Stanza degli abbracci" all'Associazione Anffas Onlus

Il presidente Follis: "I nostri ragazzi vivevano in isolamento, per loro è importantissimo il contatto. Grazie all'Ana e al suo presidente"

All'Anfass di Asti, la stanza degli abbracci donata dagli alpini. Un ospite bacia e abbraccia la sua operatrice

Un ospite dell'Anfass con un'operatrice

Un gesto semplice ma fondamentale, vitale, rassicurante, soprattutto per chi deve vivere la sua vita in una "bolla", lontano dai propri affetti più vicini.

Fioriscono le iniziative delle diverse "Stanze degli abbracci" perché, per fortuna, esistono diverse sensibilità che permettono di aiutare i più fragili a recuperare il contatto con una quotidianità necessaria.

Gli Alpini per l'Anfass

Ed è così che gli Alpini di Asti, hanno deciso di donare una "stanza degli abbracci" all'Anfass Onlus di Asti, associazione che si occupa di persone con disabilità intellettiva o relazionale ed è in piazzale Penna 4 nei pressi di piazza Lugano.

"Avevamo questa necessità - chi ha spiegato il presidente dell'Anfass, Marcello Follis - perché i nostri ragazzi nei centri residenziali non potendo avere contatti erano isolati da genitori o persone vicine, vivevano in isolamento assoluto, mentre per loro è importante il contatto.

Se nei centri diurni è infatti possibile recarsi a casa normalmente, i residenti, in questo periodo di pandemia, non possono vedere i genitori o parenti ed è particolarmente difficile.

15 ospiti in attesa di... abbracci

La struttura di piazzale Penna ospita 15 persone e ha 20 operatori che si occupano di loro con dedizione e affetto, ma certo un "abbraccio" di famiglia vale un sorriso impagabile.

"Avevamo dei locali per riuscire a ricavare una stanza - spiega ancora Follis - ed evitare la possibilità che i visitatori transitassero in locali comuni. C'è un accesso esterno, una camera protetta dove sono inseriti guanti per permettere l’abbraccio. Le abbiamo subito sperimentate con gli operatori".

Le visite possono essere prenotate in struttura al numero 0141 21025.

"Ringrazio il presidente dell'Ana di Asti, Fabrizio Pighin e tutto il direttivo per la loro elargizione", conclude Follis, ora i nostri ragazzi hanno un opportunità in più".

Betty Martinelli

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