La storia recente dell'autostrada Asti-Cuneo, che affonda le sue radici ormai trent'anni or sono, si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo l'avvio dei cantieri del lotto 2.6b, nella piana di Verduno, lo scorso 26 gennaio, e la registrazione formale alla Corte dei Conti del decreto interministeriale per il completamento dell’autostrada, arrivata l'8 marzo, oggi - con la visita nella provincia Granda del viceministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Alessandro Morelli - è arrivato l'impegno del neo incaricato Governo Draghi a completare l'opera. Accompagnato da numerosi amministratori locali ed esponenti politici (i senatori Bergesio e Perosino e l'onorevole Gastaldi, oltre a una nutrita rappresentanza della Regione Piemonte guidata dal presidente Cirio, con l'assessore Carosso e i consiglieri Demarchi e Gagliasso), il viceministro ha fatto tappa nel cantiere ai piedi dell'ospedale di Verduno, dopo il sopralluogo al tunnel del Tenda.
"Non siamo partiti dalla TAV, venendo in Piemonte: ci sono le grandi opere internazionali, ma ci sono anche piccole grandi opere fondamentali per il territorio, come l'autostrada Asti-Cuneo, dal punto di vista sociale, turistico, ma anche economico", ha affermato Morelli.
Parlando di tempi, entro due anni si dovrebbe arrivare all'inaugurazione del tratto che collega Cantina di Roddi a Verduno, mentre per il troncone mancante, da Verduno al moncone di Cherasco, si dovrebbero attendere 46 mesi: 16 per la procedura progettuale, autorizzativa e approvativa e altri 30 per la realizzazione. 33, in tutto, i mesi per l'adeguamento della tangenziale di Alba (11 per la progettazione e 22 per i lavori)
"Se riusciamo nella realizzazione di questo tratto - afferma Cirio - dobbiamo essere capaci in parallelo di progettare il pezzo mancante, per il quale dobbiamo riuscire a mantenere i tempi, dando continuità ai lavori, per un'opera che diventa storica per questa terra, anche per sgravare del traffico la provinciale che porta all'ospedale di Verduno". A proposito del nosocomio unico di Alba e Bra, il presidente conferma la richiesta di pedaggio gratuito per chi arriva da Alba e Bra, con la risposta sibillina della società concessionaria: "Si parlava solo di Alba... Il vero interlocutore è il Governo, che stabilisce dove possiamo intervenire".
Venendo all'appello lanciato dall’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero per una revisione della soluzione esterna, a favore di un ripristino dell'opzione che passi sotto la collina, interviene l'amministratore delegato della società Autostrada Asti-Cuneo SpA, Bernardo Magrì: "L'ipotesi galleria è superata e non è un'opzione sul tavolo. L'attuale piano finanziario approvato dal Cipe e registrata dalla Corte dei Conti non prevede la galleria: pensare a una simile soluzione significherebbe dover ripartire da zero con l'iter procedurale. Non è che in assoluto non si possa fare, ma non mi sembra più attuale".
"Il rispetto per l'ambiente non ha colore politico - gli fa eco il presidente Cirio -, ma le opere vanno fatte e arriva un momento in cui bisogna saper decidere e andare avanti. Nel rispetto delle sensibilità di tutti e pronti ad accogliere ogni miglioramento che vada a tutela dell'ambiente, vogliamo realizzare l'opera".
"Anche perché opere di questo genere portano alla sostenibilità", chiosa il viceministro Morelli, che pensa anche all'impatto del traffico pesante che attualmente grava sulla viabilità ordinaria e, criticando quello che chiama "ambientalismo da salotto" punta alla "sostenibilità che trova un giusto equilibrio tra gli interessi economico-sociali e quelli ambientali. Oggetto prioritario è il minor consumo di suolo possibile, la massima sostenibilità dal punto di vista dei consumi energetici e anche la sostenibilità per l'uomo: percorrere ore e ore in coda è un grave deterioramento della qualità delle nostre vite".
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Infine, un riferimento alle opere di compensazione, richieste tanto da Alba quanto da Bra (con particolare riferimento alla frazione di Pollenzo), che dovrebbero trovare copertura grazie al Recovery Plan. Entro fine mese la Regione trasmetterà al presidente del Consiglio Draghi, perché possa valutare l'inserimento nel dossier che entro aprile verrà trasmesso a Bruxelles: "Se sarà accolto - conclude il presidente Cirio - potrà trovare finanziamenti per almeno il 30% degli interventi, quindi quei circa 100 milioni di euro per opere così importanti per Langhe e Roero, in qualche modo dimenticate negli anni da chi ci aveva governato, oggi possono trovare di nuovo una reale possibilità di finanziamento attraverso i fondi europei".