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Attualità | 11 aprile 2021, 07:30

Un viaggiatore al CPIA di Asti, mercoledì Lectio Magistralis di Marco Aime

Il 14 aprile, alle ore 20.30, l’Istituto Statale di Istruzione degli Adulti continua i suoi appuntamenti di educazione civica con un prestigioso ospite

Un viaggiatore al CPIA di Asti, mercoledì Lectio Magistralis di Marco Aime

Un viaggiatore al CPIA di Asti, mercoledì Lectio Magistralis di Marco Aime

L’Istituto Statale di Istruzione degli Adulti continua i suoi appuntamenti di educazione civica affrontando il tema dell’Intercultura con C come Conoscenza: Un antropologo in viaggio. Mercoledì 14 aprile, alle ore 20.30, a tenere la Lectio Magistralis sarà Marco Aime, grande studioso e grande amico della scuola.

Marco Aime, non è solo uno dei più grandi antropologi, ma anche e soprattutto grande viaggiatore: proprio dai suoi primi viaggi, quarant'anni fa, nasce il suo interesse per  l'antropologia, partendo da un turismo che rispetto a quello di massa,da lui definito " mordi e fuggi", propone un approccio di conoscenza delle località visitate, senza stravolgere il reale con la proposta di un "finto villaggio" ad uso e consumo dei turisti.

Ancora oggi Aime è viaggiatore-accompagnatore di viaggi in giro per il mondo che guardano ad un turismo sostenibile, equo e nel rispetto dell'ambiente.
L’approccio antropologico al viaggio di Marco Aime, mette in connessione l’approccio interculturale e sostenibile. Il viaggio, visto da Marco Aime  connette le tematiche  dei diritti, delle differenze, della sostenibilità. Un vero cammino di conoscenza che porta a essere cittadini del mondo, a uno sguardo aperto, in movimento.

Aime ha scritto molto sui viaggi e ha praticato molto il viaggiare, sul tema del viaggio ha pubblicato saggi, ricerche, racconti, romanzi.

Molti sono i viaggiatori, ma anche volontari che hanno approfondito, tratto ispirazione dai libri di Aime, molti addirittura in esperienze di viaggio, ricerca o solidarietà si sono fatti accompagnare da un libro di Aime, riposto nel proprio zaino o valigia.

Marco Aime in l’incontro mancato ci invita a riflettere sulle diverse forme di turismo “Da alcuni anni al  termine turismo sono stati affiancati alcuni aggettivi come sostenibile, responsabile, etico segno evidente che per una fetta sempre maggiore di persone  l’idea di turismo in senso classico è in crisi. Queste forme alternative hanno creato nuovi immaginari ed esotismi diversi che spostano il turismo dalla sua tradizionale dimensione di svago a quello dell'esperienza.”

Anche queste forme alternative di turismo possono però incorrere in equivoci, Marco Aime ci ricorda  che: “L’occhio dello straniero vede solo ciò che già conosce” recita un proverbio africano, che esprime in modo esemplare l’equivoco che spesso segna l’incontro del turista con un mondo lontano dal suo.

Aime ci indica una via: “In un’epoca in cui il pianeta è sempre più simile al villaggio globale di McLuhan, diventa quanto mai importante saper guardare agli altri da pari, quali sono e siamo. La storia e l’antropologia ci insegnano che ogni cultura è il prodotto di lunghi e continui scambi con altre culture. Potremmo dire che ogni cultura è multiculturale. Ecco allora l’importanza della diversità, della pluralità e della relazione con il diverso. E se a volte questo altro può apparirci piccolo, insignificante, estraneo alla nostra esistenza, è solo conseguenza della nostra presunzione.”

Marco Aime è Professore Ordinario  di Etnografia  presso l’Università di Genova. Ha condotto ricerche in Benin, Burkina Faso e Mali, oltre che sulle Alpi. Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato vari testi antropologici sui paesi visitati: Chalancho, ome, masche, sabaque. Credenze e civiltà provenzale in valle Grana (Centre de Minouranço Prouvençal, Coumboscuro, 1992); Il mercato e la collina. Il sistema politico dei Tangba (Taneka) del Benin settentrionale. Passato e presente (Il Segnalibro, 1997); Le radici nella sabbia (EDT, 1999); Diario Dogon (Bollati Boringhieri, 2000); Sapersi muovere. Pastori transumanti di Roaschia in collaborazione con S. Allovio e P.P. Viazzo (Meltemi, 2001); La casa di nessuno. Mercati in Africa Occidentale (Bollati Boringhieri, 2002); Eccessi di culture (Einaudi, 2001); L'incontro mancato (Bollati Boringhieri, 2005); Gli specchi di Gulliver (Bollati Boringhieri, 2006); Il primo libro di antropologia (Einaudi, 2008); La macchia della razza (Ponte alle Grazie, 2009); Una bella differenza (Einaudi, 2009). È autore anche di alcune opere di narrativa: Taxi brousse (1997); Fiabe nei barattoli. Nuovi stili di vita spiegati ai bambini (1999); Le nuvole dell’Atakora (2002); Sensi di viaggio (2005); Gli stranieri portano fortuna (2007); Il lato selvatico del tempo (2008). Fra gli altri suoi titoli si ricordano: Gli uccelli della solitudine (2010); L'altro e l'altrove (2012); Tra i castagni dell'Appennino (2014); Je so' pazzo. Pop e dialetto nella canzone d'autore italiana da Jannacci a Pino Daniele (2014); La fatica di diventare grandi (2014); Senza sponda. Perché l'Italia non è più una terra d'accoglienza (2015); Invecchiano solo gli altri (Einaudi, 2017).

L’incontro con Marco Aime, preceduto da lezioni sul tema del viaggio e del turismo, sarà un’occasione preziosa per i corsisti che studiano nel settore turistico, enogastronomico ed agrario in quanto il CPIA,insieme all’Istituto Penna, è anche sede dei corsi serali  in Enogastronomia e Accoglienza Alberghiera e Agraria.

L’incontro  si colloca in “Alfabeti di Cittadinanza” e  sarà visibile sulla pagina Facebook del CPIA e sul Sito del CPIA 1 ASTI nella sezione eventi.

redazione

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