Snobbato dalla politica, che preferisce progetti “coi piedi per terra”, Antonio Zacchera rilancia la passerella tra le isole Bella e dei Pescatori. “Il Piano di resistenza e resilienza – spiega in video conferenza l'imprenditore – consente anche ai privati di presentare progetti. Appena l’abbiamo saputo ci siamo attivati in tre giorni per allestire uno studio di fattibilità. L’ho illustrato in anteprima al presidente della Regione, Alberto Cirio, che se n’è detto affascinato. Ho sentito informalmente i colleghi albergatori di Stresa, è piaciuto anche a loro. Devo dire che anche alcuni che mi avevano criticati su Facebook, incontrati di persona, quando ho spiegato loro il progetto hanno cambiato idea”. “Investendo 800-850 mila euro – quantifica Zacchera – sul territorio ricadrebbero 26 milioni nell’arco di 6 anni. Ipotizziamo il passaggio di 400 mila persone in 6 anni, un terzo di quelle attirate da Christo in poche settimane sul Lago d’Iseo”. Anche i Borromeo, a detta di Zacchera, avrebbero manifestato interesse “anche se si riservano di entrare in una fase successiva nel caso il progetto diventi operativo”.
“Un progetto del genere – prosegue l’albergatore – ha una doppia valenza: di marketing territoriale e infrastrutturale”. “Finora abbiamo avuto la fortuna – ha ribadito – di vivere di rendita con quello che ci hanno lasciato il Buon Dio e chi è venuto prima di noi. Ma, dal 2015 al 2019, i numeri degli afflussi turistici sono rimasti statici. Lo scorso anno abbiamo perso 25 milioni di euro in pernottamenti. I primi 3 mesi del 2021 registrano perdite del 90%”.
Entusiasta l’appoggio del noto chef stellato Marco Sacco, presidente dell’associazione Gente di Lago e di fiume: “Con la passerella potremmo raddoppiare le 1.500 presenze registrate nell’edizione 2019”.
Per dimostrare che non si tratta di un progetto campato in aria, Zacchera s’è affidato, all’architetto Emanuele Bortolotti, agli ingegneri Alberto Padulazzi e Paolo Fortina. Bortolotti ha prospettato due soluzioni tecniche per la passerella: una che gira attorno all’isolotto della Malgera, a metà strada fra le due isole, l’altra con due passerelle che poggiano sull’isolotto. Padulazzi ha illustrato le soluzioni tecniche per assecondare il mutare dei livelli del lago causati sia dalle calamità naturali che dalla regolazione delle acque alla diga della Miorina di Sesto Calende, Fortina dell’impatto paesaggistico.
La quota parte degli enti locali, ha risposto Zacchera ad una domanda dei giornalisti, potrebbe essere finanziata dal contributo di sbarco sulle isole “una tassa di scopo che utilizzabile solo per interventi sulle isole non sulla terraferma”.
“E’ importante comprendere come sul lago d’Iseo i risultati ottenuti siano stati il frutto di una siner- gia tra i soggetti coinvolti. Operatori, istituzioni e cittadini hanno lavorato per un obiettivo comune e hanno portato avanti un lavoro di comunicazione degno di nota. Stiamo già lavorando all’immagine e all’impatto mediatico che questo progetto avrà per il territorio creando il logo, il sito web e i canali social, mezzo primario di condivisione e moltiplicazione dell’interesse per il progetto. Questo può essere un test per amministratori e imprenditori per lavorare insieme con coraggio per il bene del nostro territorio” il commento di Andrea Fasola Ardizzoia a capo dell'area Marketing e Comunicazione.