Coldiretti Asti stigmatizza le parole del presidente della Provincia Paolo Lanfranco, riferite all’emergenza per i danni causati dai cinghiali e dalla fauna selvatica. Lanfranco ha ricordato che in Provincia di Asti è consentito ogni tipo di metodo di contenimento dei cinghiali, e ha anche fornito i dati del piano triennale nell’ambito del quale sono stati abbattuti 512 capi nel 2019 e oltre 1600 nel 2020 nonostante il Covid. "Quest’anno siamo già a 652 nei primi quattro mesi", sottolineando la differenza rispetto ad altre province piemontesi.
"Ci faremo garanti del controllo sull’effettivo coordinamento, da parte del Presidente della Provincia e dell’Assessore competente, per il contenimento dei cinghiali e conseguente riduzione dei danni alle colture agricole. Questo anche in merito alle segnalazioni già raccolte che indicherebbero una forte disomogeneità di intervento sul territorio". Coldiretti Asti conclude ricordando come "tuteli sempre il lavoro degli agricoltori", oggi messo in difficoltà dalla presenza di cinghiali e animali selvatici.