È il giorno di Gianluigi Paragone in Piemonte e ad Asti per presentare il suo movimento "Italexit per l'Italia"
Il suo incontro al Centro Culturale san Secondo per incontrare giornalisti, aziende, sindacati e associazioni di categoria, accompagnato da Luciano Bosco, referente regionale e Franco Quaglia, referente astigiano, ha rimarcato diversi punti di 'differenza' dalla politica tradizionale.
Paragone, ex giornalista televisivo, dopo l’espulsione dal Movimento 5 Stelle, ha fondato il suo movimento. Candidato a sindaco a Milano ha spiegato che "Italexit non è un’operazione nostalgia ma politica, forse unica in Italia. L’unico partito che dice espressamente che stare nell’architettura della moneta unica e dell’UE non ci conviene perché tutti gli indicatori sono a saldo negativo. Qui il tema è come difendere il nostro sistema economico, che Modigliani sintetizzò paragonandolo al volo del calabrone, che per struttura fisica non dovrebbe essere in grado di volare ma lo fa comunque. Il calabrone Italia ha diritto di volare o va eliminato? La nostra economia era basata da uno strato di micro e piccole imprese, quelle medie che già godevano di qualche supporto e la grossa sovvenzionata dallo stato".
Alle prossime amministrative di Asti Italexit potrebbe scendere in campo
Un movimento appena nato, in Piemonte a settembre e che, nelle intenzioni dei promotori dovrebbe attirare i cittadini più anziani, ammiccando ai giovani, come ha spiegato il coordinatore regionale Bosco: "Anche i giovani ci guardano con attenzione perché la crisi ha generato grosse difficoltà anche a loro. A Torino parteciperemo alla tornata elettorale di ottobre con un nostro candidato sindaco e anche ad Asti vorremmo esserci alle elezioni di primavera. Siamo un partito che nasce dal territorio, senza paperoni alle spalle. Vogliamo portare un messaggio diverso da quello della politica nazionale che vede soluzioni nel Recovery Fund anche se non è tale".
I cambiamenti e la Lega ondivaga
Paragone che sarà candidato sindaco a Milano rimarca che lo farà per sfidare "cambiamenti che in realtà sono solo sfumature. Noi proponiamo qualcosa di completamente differente, Non è prima volta che rappresentanti del Governo affermano cose e poi restano in un governo in cui Speranza è ministro. Lamorgese è ministro dell’Interno sostenuto anche dalla Lega. Noi siamo diversi. Faremo campagna dove diremo che destra e sinistra sono elementi di uno stesso incastro, quindi ci muoveremo in splendida solitudine".
Un paese che, secondo il leader di Italexit non premia davvero i meriti: "Siamo nel paese che dà il cavalierato del lavoro a John Elkann con quali meriti? Su quali basi? Ha preso un’azienda italiana e l’ha portata all’estero, qui gli abbiamo dato solo il mandato di fabbricare mascherine, che non mi sembra un prodotto storico realizzato dalla ex Fiat".
"La nostra - conclude Paragone - è una sfida di orizzonte: stiamo dentro un modello di Stato o un modello di metastato? L’Unione Europea non è Stato. Visto che io non credo in quel progetto, dico, faccio come il Giappone o la Korea. Sono piccolo, ma ho la mia forza".
Al termine dell'incontro il giornalista ha incontrato alcuni cittadini intervenuti. In sala era presente il presidente della Provincia Paolo Lanfranco e il sindaco, Maurizio Rasero.