Per iniziativa della Associazione Partigiani di Asti presieduta dal giornalista Paolo Monticone, quanto prima, il Comune di Asti sistemerà il Bosco dei Partigiani, una delle aree verdi più suggestive (anni fa scrissi che, in autunno, poteva benissimo fare da set per un film alla Harry Potter) della città. A tale riguardo, il sindaco Maurizio Rasero con l’assessore ai Lavori pubblici Stefania Morra hanno già fatto un sopralluogo.
Nell’apprezzare e condividere la proposta, chiedo di allargare non di molto l’orizzonte sull’area, intervenendo anche nella rimozione di quei “graffiti” che lambiscono la parete su Via del Bosco della Scuola Dante ad Asti.
Passi per i messaggi d’'amore' – per esempio quello che recita così: "Ti amo Martina / Riccia liscia / Per me top model / Con due bombe" – Non credo, però, rientrino nella didattica di un alunno delle elementari (per carità, non si finisce mai di imparare) parole come “Sukamelo” e “Bimbi de merd”.
Non dico di tornare all’ordine degli anni Trenta, quando la scuola era intitolata ad Arnaldo Mussolini, fratello giornalista del Duce; almeno una parvenza di pulizia, credo sarebbe gradita alla cittadinanza. In onore, oltretutto, del sette volte centenario dantesco che ricorre nel 2021.
Stefano Masino