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Solidarietà | 12 luglio 2021, 14:22

Il 17 luglio a Canelli la presentazione del libro "Taxi Milano 25" di Zia Caterina

Un evento organizzato dal Lions Club Nizza Canelli

Il 17 luglio a Canelli la presentazione del libro "Taxi Milano 25" di Zia Caterina

Il 17 Luglio sarà un giorno importante per la vita del Lions Club Nizza Monferrato Canelli. 

Nel parco comunale di Canelli, infatti, alle 17.30 alla presenza di autorità comunali e regionali, si terrà la presentazione del libro di Zia Caterina, "Taxi Milano 25".

L'evento è il primo nella Regione Piemonte e ha lo scopo di raccogliere fondi per il Service di Oncologia Pediatrica a favore della Onlus Taxi Milano 25 e dell’Ospedale Regina Margherita.

Chi è Zia Caterina

Zia Caterina, ovvero Caterina Bellandi è una donna speciale che, dopo la morte del Compagno Stefano tassista a Firenze ne ha ereditato il TAXI MILANO 25.

Da quel giorno Taxi Milano 25 (e sono trascorsi oltre vent’anni), è un simbolo di amore, di assistenza e di servizio per i piccoli malati oncologici (i suoi super eroi) che trasporta con i genitori gratuitamente da e per l’Ospedale Mayer di Firenze ma, non solo.

Chi la conosce la definisce ..una rivoluzionaria dei nostri tempi, per uno dei suoi super eroi è: “ gentile, pazzerella, dolce. Lei morirebbe per noi” mentre il suo Taxi Milano 25 è ..” divertente, colorato e capace di dare spensieratezza ed allegria …”

Alessandra Cotoloni, poetessa e scrittrice, in un magico momento del suo percorso di vita, ha incontrato Zia Caterina ed è salita sul Taxi Milano 25. E, nasce dallo straordinario racconto il libro che sarà presentato nell’evento del 17 luglio (giorno scaramantico)

Dice di lei l’autrice:

“.. L’idea è nata nel momento in cui ho conosciuto Zia Caterina e sono rimasta colpita dalla sua grande

energia che convoglia nel fare del bene. Caterina da vent’anni accompagna i bambini e le loro famiglie “ in un viaggio che non è solo fisico, ma è il viaggio della malattia. Lei li accompagna lungo un percorso

particolarmente complesso e difficile, dove l’unica parola che si sente risuonare in testa è … guarire.

Alcune volte questo avviene, in altre purtroppo ciò non succede. Per questo il viaggio rappresenta un

momento fondamentale di vera condivisione in cui la Zia è presente, anche solo restando in silenzio e

magari tenendo la mano di un genitore durante la terapia o una operazione in corso di un figlio.”

Redazione

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