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Sanità | 19 luglio 2021, 15:25

In vigore le nuove norme per visite ai pazienti dei presidi sanitari astigiani

L’Asl di Asti ricorda agli aspiranti visitatori anche la possibilità di effettuare il tampone rapido e senza prenotazioni

La passerella pedonale dell'ospedale di Asti

La passerella pedonale dell'ospedale di Asti

A partire da quest’oggi, sono entrate in vigore le nuove regole per le visite ai pazienti ricoverati al Cardinal Massaia di Asti e al Santo Spirito di Nizza Monferrato.

L’accesso ai familiari e congiunti è consentito a una sola persona per paziente, previo accordo con il personale della struttura, dalle ore 12 alle ore 14 e dalle ore 17,30 alle ore 19 (fanno eccezione Pronto soccorso, Rianimazione, Utic, Medicina d’Urgenza, Ostetricia, Patologia Neonatale e Hospice, che seguono modalità specifiche, anch’esse concordate con il personale dei reparti).

Il visitatore non deve presentare sintomi compatibili con una possibile infezione da Sars-CoV-2 e deve essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • certificato di effettuazione del ciclo vaccinale completo;
  • certificato di effettuazione del vaccino monodose, da almeno 15 giorni;
  • certificato di effettuazione di una singola dose di vaccino, se ricevuta fra i 90 e i 180 giorni successivi all’infezione di Sars-CoV-2;
  • certificato di guarigione da Covid-19 nei 6 mesi precedenti;
  • referto di tampone (antigenico o molecolare) negativo eseguito nelle 48 ore precedenti.

I certificati di effettuazione dei vaccini hanno una validità di 270 giorni dall’ultima somministrazione. I visitatori potranno eseguire il tampone rapido, senza prenotazione e previa autocertificazione, presso gli hot spot di Asti, in viale Pertini, e di Nizza Monferrato (locali del Ppi), dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 15.

La visita, di norma, ha una durata massima di 20 minuti, ma in casi particolari e su autorizzazione delle strutture è possibile prolungarne il tempo. È sempre consentita a inizio ricovero del paziente, mentre visite successive saranno garantite se la degenza è superiore alle 72 ore. Con i medesimi requisiti è consentito l’accesso ai reparti anche ai volontari, in virtù del ruolo che svolgono a supporto dei pazienti e delle attività sanitarie.

“Uno degli aspetti più complicati da accettare di questo anno e mezzo di pandemia è stata la difficoltà e, in molti casi, l’impossibilità per i familiari di accedere ai reparti e fornire conforto alle persone care – sottolinea il direttore generale Asl At Flavio Boraso -. Ora, grazie ai vaccini e a un quadro epidemiologico che al momento lo permette, è possibile nuovamente consentire le visite, pur senza abbassare la guardia e con tutte le precauzioni necessarie”.

Redazione

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