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Politica | 13 ottobre 2021, 15:36

Canelli, area ex Riccadonna, polemiche in Comune. La maggioranza: "Canelli non cederà alla tentazione per qualche euro"

Il gruppo "Per Canelli" chiede la convocazione urgente della II Commissione. Domani alle 19 il consiglio comunale

Canelli, area ex Riccadonna, polemiche in Comune. La maggioranza: "Canelli non cederà alla tentazione per qualche euro"

A Canelli, domani alle 19 si terrà il consiglio comunale e all'ordine del giorno ci sarà anche lo sviluppo dell'urbanizzazione dell'area ex Riccadonna.

Oggi il Gruppo Consigliare “Per Canelli”, con una nota, rimarca di ritenere opportuna e non "più derogabile" la convocazione urgente della II Commissione al fine di trattare, con coinvolgimento di tutte le forze politiche ed amministrative "lo sviluppo dell’urbanizzazione dell’area già insediamento degli stabilimenti Riccadonna".

"Sono state presentate varianti al Piano di Edilizia Convenzionato, approvato nel 2014 e a cui gli Uffici demandati dovranno rispondere per legge in poche settimane - sottolinea Fausto Fogliatiseguiranno presumibilmente nuovi progetti che riguardano, per ora, l’insediamento importanti aree commerciali. Non abbiamo ancora certezza di quale possa essere lo sviluppo residenziale né l’insediamento di servizi essenziali quali il nuovo plesso scolastico. Viabilità e verde restano centrali per l’urbanizzazione di questa parte volumetricamente importante per Canelli.

Per il gruppo la convocazione della II Commissione appare lo strumento più utile ed agevole per condividere il processo delle decisioni che riguardano non solo l’edificazione di una area importante nel cuore di Canelli ma anche il futuro della città.

Ieri la maggioranza aveva annunciato: "Canelli rimarrà legata alla sua storia e non cederà alla tentazione per qualche euro".

La vicenda è l’ipotesi avanzata dal gruppo Lidl di trasferire il punto-vendita da viale Italia all’interno del cuore della città, nell'area, appunto, ex Riccadonna. Si parla in realtà di oltre 200mila euro di incassi di oneri di urbanizzazione.

La maggioranza consiliare "Canelli per te" ritiene la cifra fuorviante in una discussione sul futuro della città. La proposta progettuale è stata analizzata informalmente, ma, spiegano "la richiesta dei proponenti è quella di abbattere una grossa porzione dell’edificio storico su corso Libertà, ed aprire un varco carrabile e pedonale di 32 metri. 

"Inutile spiegare - rimarcano - che la nostra visione va in senso completamente opposto e mira a tutelare la storia di Canelli e quegli edifici che ne sono parte da sempre” afferma la capogruppo e consigliera con delega alla Tutela del Paesaggio Architetto Franca Bagnulo.

“Il piano regolatore approvato nel 2014 dalla prima giunta Gabusi non consente tale modifica e noi abbiamo chiesto al Sindaco di non modificare la pianificazione urbanistica e di lasciare, come pianificato, solo la possibilità a piccoli esercizi commerciali che sono la linfa di una comunità” ha precisato la presidente del Consiglio Comunale Angelica Corino, che in passato si è occupata dell’area in qualità di assessore all’ambiente.

Rimarca l'assessore Giovanni Bocchino "Appena emersa la proposta (presentata ufficialmente giovedì scorso) con i colleghi assessori Cecconato e Basso abbiamo chiesto al sindaco Lanzavecchia di prendere una posizione netta e siamo contenti che ciò sia successo senza esitazione”.

Da mesi infatti fa sapere il gruppo, si sta lavorando ad una proposta alternativa.

" Siamo nati quando Riccadonna non era già più in attività, ma siamo convinti che il futuro di Canelli si debba costruire partendo dalla storia  che ci ha reso famosi nel mondo e non demolendola “ dichiarano i due consiglieri più giovani del gruppo Martina Bene e Alessandro Capra.

Conclude l'intervento il consigliere Marco Gabusi: “Siamo un gruppo che comprende tante sensibilità e anche diverse generazioni ma nessuno ha avuto il minimo dubbio: l’area ex Riccadonna deve essere utilizzata per accrescere il valore della nostra città e non possiamo cedere a legittime iniziative individuali che rovinerebbero in maniera irreversibile corso Libertà e le attività che in quel luogo insistono”.

Betty Martinelli


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