È tornata nella sua Asti il soprano Erika Grimaldi che, ieri pomeriggio ha incantato il gremito il Teatro Alfieri con lo spoettacolo in binomio con il maestro Sebastian Roggero.
Arie e canzoni di repertorio con nuove interpretazioni, in un viaggio attraverso i ruoli più importanti e noti dell'Opera Italiana e delle composizioni pianistiche.
Chi è Erika Grimaldi
Erika, nata ad Asti, è considerata tra le più affermate realtà del teatro d'opera a livello internazionale. Sviluppa la sua passione per la musica fin da bambina, prima imparando a suonare il pianoforte all'età di 5 anni, e dopo avvicinandosi al canto a 16 anni, diplomandosi successivamente in entrambe le discipline al Conservatorio G. Verdi di Torino.
Le doti canore le permettono di debuttare come solista a soli 18 anni e dopo i primi ruoli, nel 2005 inizia a calcare i palcoscenici internazionali. Dopo numerosi successi, nel 2016 arriva alla Scala di Milano, il tempio della lirica.
I suoi recenti impegni della stagione hanno visto Erika protagonista come Liù nella Turandot al Teatro Verdi di Padova. Ha cantato il Requiem di Verdi a Milano con l'Orchestra Verdi diretta da Claus Peter Flor e, in occasione del Festival Enescu a Bucarest, la Sinfonia n.8 Lieder der Vergänglichkeit, diretta dal rinomato compositore Krzysztof Penderecki. Ha interpretato il ruolo di Nedda nei Pagliacci al Luglio musicale trapanese e Fiordiligi nel Cosí fan tutte al Teatro Bolshoi di Mosca. Si è distinta nello Stabat Mater di Rossini eseguito al Kennedy center di Washington e alla Carnegie Hall di New York.