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Economia e lavoro | 29 dicembre 2021, 09:40

Capodanno a rischio anche per gli agriturismi dell'Astigiano. Fioccano le disdette

Turismo Verde: “I locali osservano con scrupolo tutte le precauzioni chi è costretto a rinunciare venga a festeggiare con noi nel 2022”

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Tante incognite sui cenoni di fine anno a causa della nuova ondata di contagi da Covid-19. Gli agriturismi pronti a mettere in tavola a Capodanno speciali menu di territorio e di tradizione stanno ricevendo in queste ore telefonate di disdetta: “Gruppi di amici hanno rinunciato perché colpiti da casi di positività al virus - conferma Franca Dino, titolare de I Salici Ridenti di Nizza Monferrato nonché responsabile di Turismo Verde, l’associazione agrituristica di Cia - noi come tutti abbiamo ridotto i posti disponibili per garantire al meglio il distanziamento e le condizioni di sicurezza nel rispetto più rigido dei protocolli. Il menu asseconderà i piatti classici della ricorrrenza con materie prime di territorio: dalla trota salmonata delle valli cuneesi alle carni di Fassone alle verdure del nostro orto”. 

Verena Furia, che gestisce insieme al figlio Enrico l’agriturismo Ratafià di Portacomaro è nelle stesse condizioni: “Dall’8 dicembre il telefono ha smesso di suonare – commenta – a Natale siamo riusciti a rimpiazzare le disdette, a Capodanno i numeri si sono già ridotti. Continuiamo a fare il servizio da asporto che abbiamo lanciato nel 2020, durante il lockdown: è un salvagente per la nostra attività”. Per il cenone e il primo dell’anno si possono ordinare tante specialità pronte per il servizio in tavola.

L’agriturismo e B&B Babo di Castagnole Lanze, aperto nel 2020 da Andrea Mignone per completare l’azienda viticola e corilicora di famiglia, non lavorerà a Capodanno: “Siamo costretti alla chiusura perché mia mamma, la nostra cuoca, è in quarantena. Avevamo 45 prenotati dal Piemonte e dalla Lombardia: ci è spiaciuto tantissimo annullare il tutto, abbiamo offerto un buono per un week end nel 2022”.

Resterà chiuso anche l’agriturismo di Federico Nicola a Cocconato: “Visto l’aumento dei contagi abbiamo scelto di non aprire anche se avevamo richieste - commenta il titolare - a Natale avevamo una trentina di ospiti, clienti fissi che ritornano di anno in anno perché apprezzano il nostro menu dell’insegna della vecchia piemontese: capitone, animelle, capelletti di cappone, filetto di Fassone piemontese, dolce alla nocciola”.

A nome di Turismo Verde, Franca Dino lancia un appello: “Capiamo che la situazione è molto complessa e siamo vicini ai clienti che per precauzione o per necessità sono stati costretti a rinunciare ad un momento conviviale e sereno. Con gli auguri più sentiti per il nuovo anno, auspichiamo che tornino a trovarci nel 2022: li accoglieremo con il sorriso di sempre, con le specialità della nostra terra e con il migliore brindisi di buon auspicio”.

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