L’eco delle polemiche per la conferma del leghista Stefano Allasia come presidente del Consiglio regionale e degli altri consiglieri di maggioranza - della Lega e di Forza Italia - nell'ufficio di presidenza non accenna a placarsi. A distanza di una settimana infatti, il presidente della Regione Alberto Cirio ha ammesso della tensione avvertita all’interno della maggioranza durante le fasi di nomina. A scatenare le polemiche, esplicitate in aula dopo un mese di discussione "nei corridoi", era stato il consigliere Paolo Bongioanni, che aveva lamentato la mancanza di "poltrone" per gli esponenti di Fratelli d'Italia.
"Anche nelle migliori famiglie ci sono momenti in cui ci sono tensioni. Noi, dopo tre anni di governo, abbiamo vissuto un momento di tensione", ha affermato il Governatore. Una dinamica che, secondo Cirio, è stata comunque ingigantita da quanto accaduto alla coalizione di centrodestra a livello nazionale, durante la nomina (anche in questo caso una conferma) del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella: “Credo anche sia stato enfatizzato dalla situazione nazionale, ma prevale la consapevolezza in tutti che il centrodestra è un valore se rimane unito”. “Io credo nel centrodestra unito e ho rispetto di tutte le componenti: per Fratelli d’Italia, la Lega, Forza Italia e le forze civiche che hanno sostenuto la nostra coalizione”, ha affermato il Governatore.
Da qui l’invito a guardare al futuro, lasciando da parte le polemiche: “Abbiamo la consapevolezza forte che dobbiamo stare insieme perché stiamo lavorando bene insieme: adesso possiamo rialzare la testa dalla pandemia e abbiamo grandi opportunità per fare bene per il Piemonte”.