Asti: il consigliere Migliasso chiede chiarezza su lavori mai finiti in una strada a Casabianca

Una strada completamente invasa da alberi ed erbacce, ridotta a un prato incolto e di fatto inagibile. È questo il deludente risultato di un investimento pubblico di circa 91 mila euro destinato al ripristino di strada Crosa, in frazione Casabianca. A sollevare il caso è il consigliere comunale Roberto Migliasso (gruppo di minoranza Prendiamoci cura di Asti), che ha presentato un'interpellanza per stimolare una decisione definitiva su un'opera pubblica iniziata ormai otto anni fa e mai portata a termine.

La vicenda ha inizio nel gennaio del 2017, quando l'allora giunta guidata da Fabrizio Brignolo (PD) approva una delibera del consiglio comunale per aggiornare il piano regolatore e consentire i lavori di ripristino della via, resi necessari da una frana. Pochi giorni dopo, con una successiva delibera, viene stanziato un importo di circa 77 mila euro, coperto in gran parte da un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti.

I lavori sembrano procedere, tanto che nel novembre dello stesso anno una determina dirigenziale, la numero 2286, approva la contabilità finale e il certificato di regolare esecuzione. Un documento che, tuttavia, non risulta oggi disponibile per la consultazione. Nonostante l'attestazione di fine lavori, a dicembre del 2017 la nuova giunta, guidata dal sindaco Rasero, stanzia altri 14 mila euro per opere di miglioramento della regimazione delle acque, a seguito di intense precipitazioni.

Da quel momento, però, sulla strada cala il silenzio. L'arteria, che dovrebbe collegare la valle Manina con il cimitero, la chiesa e la proloco di Casabianca, non è mai stata completata, causando un grave disagio ai residenti. Le foto allegate all'interpellanza mostrano in effetti un sentiero irriconoscibile, soffocato dalla vegetazione.

"Lasciando stare il passato che come sempre non può essere cambiato, l'interpellanza ha lo scopo di capire se cancellare del tutto la strada Crosa o pensare di intervenire nei prossimi anni", spiega Migliasso, sottolineando come la sua iniziativa non voglia cercare colpe, ma soluzioni.

Con il suo atto, il consigliere chiede all'amministrazione di fare chiarezza. Innanzitutto, si domanda di poter visionare la documentazione che attesta la fine dei lavori, in particolare la determina del 27 novembre 2017, per comprendere le ragioni della mancata esecuzione finale del tratto di strada. Infine, le domande guardano al futuro: esistono piani di intervento per un ripristino definitivo? O, al contrario, si è già presa la decisione di abbandonare completamente un'infrastruttura su cui sono stati investiti quasi 100 mila euro di soldi pubblici? "L'interrogativo, più ampio - conclude Migliasso -, è anche capire quanti altri interventi non portati a termine versino in condizioni simili sul territorio".