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Solidarietà | 16 aprile 2022, 07:30

Dalla tragedia alla speranza: il cuore grande di Dudu Kone, papà di Leila, in prima linea per aiutare la Costa d'Avorio

Presto nuove consegne solidali, con un carico di vestiti per le popolazioni più bisognose. Tutto per realizzare il sogno di una figlia che la vita ha spezzato troppo presto

Dalla tragedia alla speranza: il cuore grande di Dudu Kone, papà di Leila, in prima linea per aiutare la Costa d'Avorio

La scomparsa della bellissima e dolcissima Leila Kone, promessa dell'atletica leggera di Villanova d'Asti e originaria della Costa d'Avorio, avvenuta lo scorso 2020, aveva lasciato tutti senza parole.

Un vuoto incolmabile per la famiglia, che aveva perso la sua unica figlia, di 21 anni, per un problema al fegato. Al momento della morte, Leila era anche lontana dai suoi genitori: si trovava in Costa d'Avorio, per migliorare la conoscenza della lingua francese prima di trasferirsi in Francia per l’università.

Per questo nel luglio dello stesso anno, in piena pandemia, il sindaco di Villanova, Christian Giordano, insieme a Dudu, papà della ragazza, decise di scrivere al filantropo e imprenditore Brunello Cucinelli, dopo aver visto il progetto che stava realizzando a favore dei più deboli “Il capitalismo umanistico i suoi doni per i più deboli”.

Così il primo cittadino raccontò quanto era successo a Leila e alla sua famiglia.

Lei che aveva avuto una vita così breve, pur costellata di successi. Sin da piccola, nel campo sportivo, aveva raggiunto straordinari risultati tanto da vincere a 16 anni la medaglia d’oro italiana, nella sua categoria, in salto in lungo grazie ad uno spiccato spirito di sacrificio e dedizione.

Nel 2019 era arrivata seconda nel concorso di Miss Costa D’Avorio.

Nel ricordo della sua bellezza e della sua dolcezza, sulla scia del progetto solidale “Brunello Cucinelli for Humanity”, è nata l'idea di creare un filone per la Costa d'Avorio.

Un territorio che era stato anche colpito duramente dalla guerra civile e nella cui capitale riposa oggi Leila. Così venne avviata una raccolta solidale in favore della popolazione in difficoltà. 

"In questo anno e mezzo - spiega il sindaco Giordano - abbiamo avuto diverse interlocuzioni con la società Brunello Cucinelli, anche legate al disbrigo di pratiche amministrative e, finalmente qualche giorno fa, sono arrivati i 100 capi, perlopiù per bambini e donne, che Brunello Cucinelli si era impegnato a donare". 

I numeri di una solidarietà che non conosce confini

47 paia di scarpe numeri sotto il 37, 2 abiti da bimba, 17 gonne per donne, 12 camicie, 3 canotte, 3 pantaloni per uomo, 6 bermuda per uomo, 2 polo, 5 maglie girocollo, 3 maglie con scollatura.

L’invio è stato effettuato ieri pomeriggio da casa di Dudu Kone, papà di Leila, il quale si fa carico dei costi di spedizione, così come fatto finora, in memoria di sua figlia. 

Dudu è stato promotore della fondazione della ONG “Leila pour le Demunis” che ha sede nella capitale ivoriana.

La partenza dal porto di Genova è prevista il 27 aprile, con arrivo intorno alla seconda metà di maggio. 

Nel gennaio scorso erano stati inviati 21 contenitori (da 70 kg ognuno quindi circa 1500 kg di vestiario).

Tutto per realizzare il sogno di Leila

In un'epoca che fa dell'apparenza la cifra distintiva della società, il grande cuore di Dudu ci ricorda quanto sia importante concentrare la nostra attenzione sui gesti autentici, veri. Con un unico grande, grandissimo obiettivo: perseguire un sogno, non realizzato, di chi ti è più caro al mondo.

"Poco fa, capendo il grosso dispendio di denaro in questo anno e mezzo (3500 euro circa per inviare i contenitori) gli ho chiesto cosa lo spingesse a farlo senza il sostegno di nessuno mi ha risposto: "Qualche giorno fa ho letto di un uomo che è morto in ospedale con 12000 euro in contanti, un assegno da 300 mila e due chiavi di auto lussuose: io avrei spedito migliaia di pacchi per fare del bene a chi sta peggio di me. Ognuno sceglie la vita che preferisce, io ho scelto questa, mi basta avere da mangiare, pagare l’affitto e le bollette, così poi da per mantenere fede all’impegno di mia figlia”. In un periodo di grossa oscurità per tutti noi, una luce, splendente, quella di Leila: grazie Brunello, grazie Dudù". 

Elisabetta Testa

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