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Attualità | 16 giugno 2022, 09:15

Manca l’acqua, Arpa fa tremare i piemontesi: “Potrebbe essere necessario razionarla”

Il direttore generale dell’Arpa Piemonte: “Istituzioni e cittadini devono fare la loro parte: situazione nivale come a fine luglio, ci aspetta una stagione di possibile crisi idrica”

Angelo Robotto, direttore generale dell'ARPA Piemonte

Angelo Robotto, direttore generale dell'ARPA Piemonte

In Piemonte non piove e l’acqua diventa più che mai un bene prezioso, tanto che potrebbe essere necessario razionarla per garantirla a tutti. E’ questo l’allarme lanciato da Angelo Robotto, direttore generale dell’Arpa Piemonte: “Il razionamento dovrà essere preso in considerazione, certamente”.

Non compete a noi, ma lo diciamo con chiarezza: facciamo attenzione, istituzioni e cittadini” ha proseguito Robotto. L’indicazione ai cittadini, a margine della conferenza stampa sullo stato dell’ambiente in Piemonte, è quella di non sprecare acqua.

Se il presente è già fatto di fiumi vuoti e siccità, il futuro prossimo potrebbe essere persino peggiore in assenza di piogge consistenti: “Ricordiamoci che abbiamo la riserva nivale pari a quella di fine luglio. Non abbiamo riserva. Grazie al secondo maggio più caldo degli ultimi 65 anni si sono sciolte, dovremmo tenere alta l’attenzione”.

I dati, in tal senso, sono sconfortanti: 111 giorni senza precipitazioni (dall’8 dicembre 2021 al 30 marzo 2022), il secondo periodo più lungo di non pioggia degli ultimi 65 anni. “Ci aspetta una stagione di possibile crisi idrica, stiamo mettendo in atto tutte le azioni possibili” ha ammesso Robotto.

Se l’acqua preoccupa, un sospiro di sollievo i piemontesi lo possono tirare in tema di qualità dell’aria. “Abbiamo non superato i 40mg/3 di valore medio di pm10. E anche sul Pm2,5 stiamo andando abbastanza bene” ha affermato il direttore generale di Arpa Piemonte. Non positivi invece i dati sul biossido di azoto. Sforamento invece per quanto riguarda l’ozono, con la regione che non ha rispettato gli obiettivi: “E’ un inquinante delicato che, sommato al calore, ci porta a emettere bollettini che tutti devono tenere in considerazione. E’ importante auto proteggersi”. 

Il 2021 è stato il 16° anno meno piovoso a partire dal 1958. 15° anno più caldo degli ultimi 64 anni, con un aumento della temperatura di 2,4° accettiate nel periodo tra 1991 e 2021 rispetto all’intero periodo 1958-2020. Un altro dato della relazione che spaventa e alimenta domande su come contrastare il cambiamento climatico: la battaglia, oggi, appare persa.

Andrea Parisotto

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