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Attualità | 16 luglio 2022, 13:20

A Canelli torna a far discutere il futuro dell'ex Riccadonna. "Entro il 31 luglio la Giunta risponda"

Lo chiede il Gruppo consiliare Insieme per Canelli. "Il progetto è fermo da due anni. È uno scandalo pubblico non dare risposte. Serve uscire da questo stallo". Arriva anche la replica del sindaco Lanzavecchia

Foto archivio

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L'area dell'ex Riccadonna di Canelli torna al centro dell'attualità.

Questa mattina lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa online, organizzata dal Gruppo consiliare Insieme per Canelli, composto da Mauro Stroppiana, Roberta Giovine, Alessandro Negro. 

"È fondamentale la chiarezza - spiegano - bisogna far capire cosa è in ballo. Vogliamo perdere un altro treno?". 

La Riccadonna ha chiuso da 20 anni. L'area è stata abbandonata per anni e due anni fa era emerso un progetto per ridare nuova vita all'ex area industriale. Da anni è quindi previsto un importante piano di riqualificazione urbana. 

Si tratta di un'area (privata) in centro Canelli, di circa 30mila metri quadrati.

I proprietari hanno chiesto al Comune di effettuare una variazione della convenzione, stipulata nel 2016. Si è chiesto di aprire un ingresso in corso Libertà. 

"Il progetto modificato - spiega Roberta Giovine - avrebbe come conseguenza il riposizionamento del futuro supermercato. Sappiamo che l'Amministrazione comunale conosce questo progetto da due anni, ma perchè non se ne parla più? La politica ha fatto sognare i canellesi, ma sono tutte illusioni. L'area è privata, non si possono fare i propri progetti a casa di altri". 

Le fa eco Alessandro Negro. "Serviva un tavolo con le parti interessate. L'amministrazione ha deciso di non decidere e di ritardare il più possibile le risposte, sperando di scaricare la responsabilità ad altri del dire no. Perchè di fronte a un progetto così valorizzante non si prende posizione? Perchè la maggioranza è divisa. Una situazione di stallo da più di due anni, mascherata dalla scusa di non voler modificare la facciata di un edificio privato". 

"Quanto costa ai canellesi questo ritardo - chiudono dal Gruppo - Bisogna decidersi e rispondere alla richiesta di varianti. E' uno scandalo pubblico ritardare di due anni la decisione. Noi non abbiamo ancora espresso una posizione, lo faremo quando avremo ottenuto risposte. Serve uno sblocco, se l'amministrazione dirà di no, almeno offra un piano B, che sia concreto". 

Per questo è stata fatta richiesta alla Giunta di esprimere, entro il 31 luglio, la sua posizione ufficiale. La questione verrà portata anche all'attenzione del prossimo Consiglio comunale.

IL COMMENTO DEL SINDACO LANZAVECCHIA

Il sindaco di Canelli, Paolo Lanzavecchia, raggiunto telefonicamente, ha dichiarato: "Il Comune sta lavorando a un progetto di sviluppo per il futuro della città, nonostante si tratti di un'area privata. Deve essere un progetto di interesse per la città e non una mera operazione edilizia. Svariate le ipotesi sul tavolo e l'amministrazione ha sempre cercato di portare avanti un progetto per la città. Questo ha sicuramente allungato i tempi e le trattative, ma anche l'avvio di un procedimento della Sovrintendenza di Torino, con cui è stato posto un vincolo sull'area.

Il procedimento non si è ancora concluso. Siamo in attesa di conoscere le modalità esecutive, tenendo in considerazione la storicità di Canelli. Non appena avremo il provvedimento definitivo, prenderemo certamente una decisione. Non c'è nessuno scandalo: tutti sanno il lavoro che sta dietro. Ben vengano richieste di chiarimenti, ma nessuno scandalo. La minoranza deve fare proposte: rappresenta una parte di cittadini canellesi e come tale dovrebbe fare proposte concrete". 

 

Files:
 Comunicato stampa ex Riccadonna (52 kB)

Elisabetta Testa


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