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Al Direttore | 13 agosto 2022, 12:10

Europa Verde Verdi di Asti vicina alla "Sfattoria degli ultimi" rifugio che cura maiali e cinghiali salvati da tragiche situazioni

"L'Asl di Roma - scrivono - ne ha decretato la morte per paura della peste suina, ma sono animali sani"

Europa Verde Verdi di Asti vicina alla "Sfattoria degli ultimi" rifugio che cura maiali e cinghiali salvati da tragiche situazioni

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Patrizia Montafia e Giuseppe Sammatrice di Europa Verde Verdi federazione Prov. Asti.

Europa Verde Verdi federazione prov. di Asti, si sente vicina al santuario per il ricovero di animali salvati da morte certa e maltrattamenti “La Sfattoria degli ultimi” di Roma, un rifugio privato gestito da associazioni e volontari che si prende cura anche di maiali e cinghiali domestici.

Tutti animali salvati da brutte situazioni, curati e amati.

Questi animali non sono destinati all'alimentazione umana bensì censiti come animali da compagnia, sono la famiglia delle persone che li accudiscono.

L'ASL di Roma ha decretato la loro morte per paura della peste suina, non tenendo conto che sono animali sani, non a contatto con la gente comune e con la possibilità di contagiare qualsiasi malattia a noi umani, pari a zero!

Se si continuerà con questa follia e si vorrà procedere alla loro condanna a morte, si creerà un pericolosissimo precedente che metterà a rischio in futuro l'incolumità di ogni animale che abbiamo in famiglia.

È molto importante quindi che si trovi una soluzione che escluda categoricamente tale rischio.

L'11 agosto la Federazione nazionale di Europa Verde – Verdi è intervenuta con i nostri dirigenti Eleonora Evi coportavoce nazionale ed Europarlamentare, On. Elisa Siracusa - Deputata, On. Cristian Romaniello - Deputato, On Rosa Menga – Deputato, On. Paolo Romano – Deputato, On. Devis Dori – Deputato e Marco Cacciatori – Consigliere Regionale Lazio, è stata inviata una lettera al Ministro Roberto Speranza , al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato, al commissario straordinario per la peste suina Angelo Ferrari e all’Assessora all’Agricoltura del comune di Roma Sabrina Anfossi.

La lettera

Gentilissimi, sta avendo una forte eco mediatica la notizia del prossimo abbattimento degli animali ospitati presso la ‘Sfattoria degli ultimi’: un rifugio, sito nelle campagne a nord di Roma, per cinghiali inurbati e maiali sottratti a condizioni di maltrattamento.

I gestori della struttura hanno infatti reso noto di aver ricevuto, nei giorni scorsi, una notifica dall’Asl Roma 1, con la quale si comunicava l’imminente soppressione dei 130 ungulati da loro ospitati: il rifugio si trova infatti all’interno della cosiddetta “zona infetta provvisoria”, delineata dalla Regione Lazio nei mesi passati col fine di contenere la diffusione della Peste suina africana (PSA).

Contro questa notifica, l’associazione ha già fatto sapere di stare provvedendo a inoltrare ricorso al TAR. Ebbene, con questa lettera ci appelliamo a voi, col fine di sollecitare un celere intervento volto a fermare tale inutile massacro.

Con lo stesso scopo, sulla piattaforma change.org è stata lanciata una petizione, a voi indirizzata; ad oggi, ha già raccolto oltre 100mila firme.

Nel testo si legge come la ‘Sfattoria degli ultimi’ ospiti gli animali “in 5000 metri di giardino e due enormi stalle, in cui sono liberi di scorrazzare. Gli animali sono tutti censiti presso la Asl territoriale di riferimento e tutti microchippati in quanto registrati come animali non DPA (non destinati ad uso alimentare)”. Anche la LAV - Lega anti vivisezione è intervenuta sul tema, rilevando anch’essa come gli animali siano detenuti “in una zona recintata, nel rispetto delle norme di biosicurezza proprio per evitare il contagio, e sono animali sottratti alla filiera alimentare in cui non rientreranno mai”, essendo stati registrati come animali da affezione.

Patrizia Montafia - Giuseppe Sammatrice , coportavoce di Europa Verde Verdi federazione Prov. Asti

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