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Cultura e tempo libero | 29 agosto 2022, 20:06

Il legame tra Asti e la comunità albanese si rafforza con una mostra nel Paese delle Aquile

Curata dalla mediatrice culturale albanese (ma astigiana "d'adozione") Sabina Darova, si intitola “A.A.A: Arrivo, Accoglienza, Asti” e racconterà l'immigrazione tramite molteplici immagini

In questa e nelle immagini a fine articolo alcuni degli scatti esposti nell'ambito della mostra che verrà inaugurata sabato

In questa e nelle immagini a fine articolo alcuni degli scatti esposti nell'ambito della mostra che verrà inaugurata sabato

Ad ulteriore riprova del forte legame instauratosi tra la città di Asti e la comunità Albanese, sabato 3 settembre verrà inaugurata, presso la Galleria “Oda” di Shkoder/Scutari (Albania), la mostra fotografica “A.A.A: Arrivo, Accoglienza, Asti” curata da Sabina Darova, mediatrice culturale albanese ma astigiana d'adozione.

La mostra vuole raccontare attraverso le immagini il mondo dell’immigrazione nella nostra città, con particolare attenzione per le donne. Gli scatti esposti raccontano le tante sfide quotidiane che vengono affrontate nell'incontro fra culture diverse, e le tante persone che in modi diversi hanno contribuito ad accogliere gli immigrati, e soprattutto le immigrate, nella città.

Fotografare significa valorizzare il mondo, crearne indelebili ricordi su cui soffermarsi. Sabina Darova nella sua esperienza lavorativa e personale ha deciso di documentare le storie di vita che le passavano davanti, ma non con le parole. A parlare erano gli sguardi e le emozioni.

Nell'obiettivo della macchina fotografica sono quindi confluiti i bambini stranieri che nascono e crescono nel consultorio familiare di Asti, i malati in ospedale che ricevono cura, dai più giovani ai più anziani, i medici italiani e albanesi, le ostetriche che assistono i bimbi nella loro crescita. Protagonisti sono anche i bambini e gli studenti nel mondo della scuola, le professoresse che hanno costruito la storia dell‘integrazione fin dalla più tenera età.

Un angolo particolare nella mostra è riservato alle donne rifugiate arrivate in Piemonte negli ultimi anni, ai corsi di formazione ed integrazione lavorativa che le hanno viste protagoniste. Un’altra sezione è dedicata alle foto scattate al Centro Culturale e Artistico Italo-Albanese di Asti "Margarita Xhepa", dove i bambini di origine albanese imparano la lingua e la storia delle loro radici, e dove le donne del "Tea Room" organizzano tante attività che aiutano l‘emancipazione della donna.

Il viaggio e la diversità sono leitmotiv di queste immagini, ricche di colori e luci. Un viaggio che torna sempre ad Asti, la città centro della mostra, cui sono dedicati alcuni scatti che la ritraggono in stagioni e contesti diversi.

Arrivo, Accoglienza, Asti.

Redazione

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