Con il countdown elettorale che segna meno tre alla chiamata alle urne del 25 settembre, il candidato alla Camera per Forza Italia nel collegio Piemonte Sud, Marco Perosino, nelle fila della coalizione di Centrodestra, mette a fuoco le esigenze del territorio, partendo da Langhe e Roero, che ben conosce in qualità di sindaco di Priocca.
"A volte le decisioni legislative, e anche quelle esecutive del Governo, non si vedono nella vita corrente, nella vita di tutti. Invece, le leggi prima o dopo si tramutano in norme di vita per tutti e ci sono gli indirizzi obbligatori per le Regioni, le Province e i Comuni, quindi quello che si decide a Roma ci tocca.
Allora bisogna che il sistema del PNRR sia un sistema che permetta degli investimenti per una crescita – perché i fondi che ci ha prestato l’Unione Europea sono tutti da rimborsare – investimenti, dicevamo, che creino ricchezza e che sistemino le partite pregresse. Voglio dire tutto quello che è lì vecchio, che non si è fatto. Dobbiamo ammodernarci nelle infrastrutture, tutte: strade e, chiaramente, mi riferisco anche all’Asti-Cuneo, ma sembra ben avviata…
Spero che non nascano più problemi creati ad arte da quelli che propugnano altre teorie – e specifico bene: gli ambientalisti, con tutto il rispetto delle loro idee. Ma tutte le strade e tutte le infrastrutture devono essere ammodernate perché siamo veramente scarsi rispetto alla nostra industria, che è ricchissima e variegata. La provincia di Cuneo ha aziende di ogni settore merceologico e quindi chi lavora merita di avere delle infrastrutture facilitate, all’altezza dei tempi, per la sicurezza, per il turismo. Altrimenti parliamo a vuoto e rischiamo di voler fare il salto nella rivoluzione green e nella digitalizzazione, ma ci mancano le cose di base.
Poi dobbiamo fare delle leggi che siano accessibili a tutti, scritte in italiano corrente. È un sogno mitigare la burocrazia, il potere della burocrazia, di complicarci la vita. Questo è uno dei fini che mi sono sempre posto in tutta la mia attività politico-amministrativa. Poi bisogna avere anche una visione di che cosa si vuole fare domani. Allora i nostri bei paesaggi, il nostro made in Italy va sì difeso, va sì preservato, ma bisogna trovare la giusta contemperanza tra ideali urbanistici, ideali ecologisti e di transizione verde e gli ideali della vita. La vita corrente che è fatta anche di decisioni, di necessità, di cose materiali".