In concomitanza con la ripartenza delle attività, il Consiglio direttivo dell’Associazione AstiOltre ha assegnato gli incarichi statutari (Andrea Berzano, nominato presidente; Rita Cerquetelli, vice presidente; Carlo Lisa, segretario; Attilio Cerrato, tesoriere) e rivolto un caloroso ringraziamento all'avvocato Antonio Santoro per aver ricoperto l'incarico di presidente nella fase costitutiva e di avvio. Il direttivo è completato da Maria Bagnadentro, Carlo Cerrato (responsabile comunicazione), Marco Goria, Maurizio Lombardi, Roberto Marmo, Antonio Rinetti e Antonio Santoro.
Nell’occasione, l’Associazione ha espresso il proprio compiacimento per la nomina a consigliere comunale di Roberto Migliasso, tra i fondatori di AstiOltre eletto alla sua prima esperienza politica, e rinnovato il proprio sostegno al suo operato “che dovrà tradursi anche in azioni di proposta costruttive per la soluzione, senza preconcetti, dei gravi problemi che attanagliano la citta', a partire dalle troppe emergenze in campo sociale ed economico che vanno affrontate con determinazione e senza ambiguità”.
Vi figurano il caso “clamoroso e dirompente della Casa di Riposo Citta' di Asti sempre piu' a rischio fallimento, nell'indifferenza della Regione cui spetta la responsabilita' di vigilanza su una gestione opaca che negli ultimi cinque anni ha portato ad una levitazione del passivo da 800 mila a otto milioni di euro”.
Problematica in merito alla quale, in attesa di una risposta da parte del Commissario straordinario e un “intervento rapido della Regione in ottemperanza ai propri obblighi istituzionali”, l’Associazione ribadisce “la necessita' di fare chiarezza, con estrema urgenza, sulle cause del dissesto e un piano strategico che consenta di evitare il definitivo collasso dell'ente con conseguente gravissimo danno, morale e materiale, per l'intera comunita' astigiana”.
“Non si può continuare a tergiversare – si conclude una nota pubblicata sulla pagina Facebook di AstiOltre – senza fornire dati e individuare le cause reali di una situazione di cui occorre dare conto alla collettività”