Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare Uniti si Può (Vittoria Briccarello-Mauro Bosia).
Avevamo davvero sperato che Rasero, nella sua seconda e ultima tornata amministrativa, ormai appagato dal risultato ottenuto, lavorasse realmente per la crescita della città. Avevamo sentito, soprattutto nei primi Consigli comunali, l’intenzione di condivisione e collaborazione con l’opposizione alla ricerca del meglio per la città. Non possiamo che ricrederci, la logica del Rasero bis è sempre la stessa: nei posti che contano, che possono avere un rilievo per lo sviluppo di Asti, devono essere piazzati “gli amici”.
Per giunta la nomina del Dott. Gianfranco Imerito a componente il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Asti Musei è avvenuta repentina, di soppiatto, sotto traccia e sotto terra, se ce ne fosse bisogno: il Sindaco in pochi giorni, senza consultazioni, senza discussione, senza alcun dibattito sul mandato conferito, con Disposizione sindacale, ha nominato il suo uomo nella Fondazione.
Relativamente al merito e ai tempi abbiamo presentato interpellanza al Sindaco. Questa la cronologia della nomina più veloce del West: in data 11 ottobre il Sindaco in una conferenza dei Capi Gruppo informa gli stessi che sono state attivate le procedure per la nomina del componente nel C.d.A. della Fondazione Asti Musei in sostituzione dello stesso Rasero dimissionario. I Capi Gruppo chiedono di avere a disposizione le domande pervenute in Comune ed i relativi C.V.
Solo in data 17 Ottobre i Capi Gruppo ricevono l’unica domanda corredata da un unico C.V. giunto in Comune. In questo caso il Comune è stato piuttosto lento a trasmettere l’unica domanda e l’unico C.V. sarà stato casuale ? Niente affatto. La scelta pare precisa! Infatti nella stessa data della convocazione della Conferenza dei Capi Gruppi, l’11 Ottobre, compare sull’Albo pretorio del Comune e sul sito web l’Avviso di designazione di un componente del C.d.A. della Fondazione; le domande corredate da C.V. per l’eventuale nomina a tale designazione dovranno pervenire entro le ore 12 del 17 Ottobre. Si tenga conto che tra l’11 Ottobre e il 17 Ottobre ci sono di mezzo sabato 15 e domenica 16.
A questa inesistente comunicazione da parte del Comune si aggiunga che nessuna altra informazione, per quanto a nostra conoscenza, è stata fornita ai media locali: cartacei o social. Nessuna informazione è stata data agli Istituti culturali cittadini pubblici e privati. Una e unica doveva essere la domanda per quel posto, una e unica è stata! Ci congratuliamo con il Sindaco e ci chiediamo: è questo il modo per far crescere la nostra città? E’ questo il modo di sviluppare un settore che presenta, come già abbiamo avuto modo di dire, enormi problemi quali: laboratori didattici inesistenti, collezioni civiche stipate in magazzini, assenza totale di personale nei musei, un Conservatorio con sempre meno iscritti, le Torri abbandonate a se stesse, una Biblioteca obbligata a un orario limitato, e molto altro.
Eppure di occasione e modalità ce ne sarebbero state: informare durante gli eventi culturali tenuti al Teatro Alfieri, informare attraverso comunicati alle testate giornalistiche, informare banalmente sulla pagina FB del Comune di Asti, insomma: si è liberato un posto, aspettiamo con gioia i vostri CV.
Un sogno forse pensare ad ampliare lo sguardo ai giovani e alle giovani laureati in materie inerenti i beni culturali?
E’ quindi sufficiente, per un bravo medico pensionato settantenne, essere stato Assessore per ricoprire quel ruolo? Perché, usando i tempi giusti e necessari, non ricercare forze giovani e competenti, magari entusiaste, già ricche di esperienze accademiche e studi svolti.; ma soprattutto perché non aprire un dibattito sulla cultura ad Asti come si era impegnato a fare l’Assessore competente in occasione dell’interpellanza da noi presentata?
Il testo dell'interpellanza
I sottoscritti Consiglieri comunali del Gruppo UNITI SI PUO’ Vittoria Briccarello e Mauro Bosia
Oggetto: disposizione del Sindaco di designazione di un componente del C.d.A. della Fondazione Asti Musei.
Premesso che
- Maurizio Rasero, non appena rieletto Sindaco, alla prima intervista sui giornali dichiarava, a proposito della squadra di Giunta, che il Dott. Gianfranco Imerito non avrebbe più ricoperto la carica di Assessore alla Cultura ma che avrebbe avvicendato il Sindaco nella Fondazione Asti Musei, nell’occasione il riconfermato Sindaco si lasciava andare alla colorita espressione secondo la quale ad ogni poltrona deve corrispondere un culo o viceversa;
- In data 18 Ottobre u.s. il Sindaco con sua Disposizione n. 46: “ Designazione di un componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Asti Musei” prendendo atto della richiesta datata 7 Ottobre u.s. del Presidente della Fondazione Asti Musei sulla necessità di sostituire Maurizio Rasero dimissionario dal CdA della Fondazione Asti Musei; nominava il Dott. Gianfranco Imerito quale componente il CdA Fondazione Asti Musei in rappresentanza del Comune di Asti;
- La disposizione di nomina, secondo quanto scritto, si reggeva sul fatto che dal C.V. del Dott. Gianfranco Imerito emergevano le competenze e le esperienze necessarie a ricoprire quel ruolo;
- La Disposizione del Sindaco summenzionata chiariva che sull’Albo pretorio del Comune e sul sito web, in data 11 ottobre u.s., era comparso l’Avviso di designazione di componente del CdA della Fondazione Asti Musei e che le apposite domande di nomina per tale ruolo dovevano pervenire tramite posta pec o direttamente al Comune entro le ore 12 del 17 Ottobre u.s.;
- E’ pervenuta la sola domanda e il solo C.V. del Dott, Gianfranco Imerito;
Considerato che
- La conferenza dei Capi Gruppo relativa a tale nomina si è svolta in data 11 Ottobre u.s. e il C.V. del Dott. Imerito è stato inoltrato ai Capi Gruppo solo in data 17 Ottobre u.s., il giorno antecedente alla Disposizione emanata dal Sindaco;
- La pubblicazione sull’Albo pretorio del Comune e sul sito web dell’Avviso di designazione è avvenuta in data 11 Ottobre u.s. con possibilità di far pervenire eventuali domande da parte di cittadini aventi i titoli, anche ed eventualmente residenti fuori Asti, entro le ore 12 del giorno 17 Ottobre u.s.
Interpellano il Sindaco di Asti Maurizio Rasero per sapere:
- Se ritiene che il metodo, con il quale il primo cittadino si è rapportato con il Consiglio comunale, indistintamente maggioranza e minoranza, nella fattispecie di questa nomina, sia ascrivibile alle modalità di un confronto e non di un’imposizione, dal momento che i Capi Gruppo, ricevendo il C.V. il giorno prima la Disposizione sindacale non hanno potuto minimamente esprimersi;
- Se ritiene che una nomina così importante che, come ben sappiamo, riguarda una Fondazione alla quale è stata trasferita larga parte della politica culturale dal Comune, possa essere decisa tramite una semplice disposizione sindacale anziché una Delibera di Giunta o, meglio ancora, attraverso ad una Delibera di Consiglio con ampio dibattito sui temi culturali ad Asti come si era impegnato a fare l’Assessore competente in occasione dell’interpellanza presentata da UNITI SI PUO’ sui temi della cultura;
- Se non ritiene che la velocità con la quale questa nomina è stata decisa e predisposta non determini un percepito in tutto il Consiglio comunale secondo il quale il Sindaco, più che a puntare sulle competenze e sulle qualità culturali del nominato, abbia puntato a premiare un pensionato settantenne appartenente al suo “cerchio magico”;
- Se, da una attenta disamina del C.V. del Dott. Ginfranco Imerito, più che emergere esperienze, studi svolti, capacità culturali acclarate, non emergano le capacità e la vasta esperienza di un bravo medico ora in pensione;
- Se un Avviso di designazione comparso sull’albo pretorio e sul sito web del Comune di Asti in data 11 Ottobre e con scadenza ultima alle ore 12 del 17 Ottobre, senza alcuna divulgazione sui media locali, senza alcuna informazione agli enti culturali della città, abbia favorito la presentazione di un numero rilevante di C.V. di soggetti interessati, magari giovani ed entusiasti, provvisti di caratteristiche di formazione ricevuta, studi universitari compiuti ed adeguati, titolarità di insegnamento oltre ad eventuali titoli accademici volti a ricoprire un incarico delicato, in un C.d.A. già piuttosto scialbo e vecchio anagraficamente di una Fondazione non priva di problematiche circa la sua conduzione e i risultati ottenuti;
- Se il Comune di Asti risulta essere, secondo lo Statuto della Fondazione Asti Musei, un “Fondatore successivo” della Fondazione stessa;
- Se, in caso affermativo al precedente quesito, il Sindaco Rasero quale legale rappresentante del Comune di Asti, parteciperà alle convocazioni dell’Assemblea Generale della Fondazione deputata alla verifica e “sorveglianza”, come da Statuto, dell’operato del C.d.A. della Fondazione determinando in tal modo il controllo su di una nomina fatta direttamente da lui con una disposizione sindacale.