Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Marco Castaldo (Uniti si può) per la giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
Anche quest’anno celebriamo il 3 dicembre, giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
In questo 2022 i disabili astigiani accolgono questo appuntamento con una nuova bozza di regolamento per i progetti di Vita indipendente che era una necessità sentita da molto tempo e che si allinea con la normativa regionale. Di questo ne siamo orgogliosi perché tutti insieme, nei diversi livelli di competenza, abbiamo collaborato per la stesura di quest’importante documento volto a valorizzare la dignità, l’interazione e l’autodeterminazione dei cittadini disabili.
Ma di quale e quanta indipendenza posso usufruire come disabile in questa città?
La viabilità, la manutenzione delle strade ed infrastrutture, nonché l’accessibilità di molti luoghi pubblici è mancante o inadeguata. Spazi di cultura e turismo, in una città che si propone di essere capitale in questi ambiti, risultano difficilmente fruibili a causa di barriere architettoniche e tecnologiche. Manca una visione e una programmazione seria, competente e trasversale dei servizi per accompagnare e agevolare la vera inclusione, o meglio l’interazione, delle persone con disabilità a tutti i livelli dell’ambito scolastico, del mondo del lavoro, della rappresentanza politica e amministrativa.
Le regole e le leggi sono importanti, ma quello di cui abbiamo davvero bisogno è il vero cambio dell’approccio culturale nei confronti della disabilità. Siamo all’altezza di questa sfida? Oggi Asti può contare sulla consapevolezza dell’assessora Zollo che dovrebbe avere la giusta sensibilità, ma per intanto, constato un po’ tristemente che alcune iniziative proposte per la “settimana della disabilità” affrontano il tema dell’inclusione con un atteggiamento che potrei definire di abilismo al contrario.
Le diversità, incluse quelle della disabilità, arricchiscono le nostre esistenze, mentre le omologazioni sono stereotipi che possono generare imbarazzo e che di certo non agevolano il processo evolutivo delle dinamiche di interazione.
Marco Castaldo