E’ Bologna la città italiana in cui si vive meglio, seguita da Bolzano e da Firenze. Questo, almeno, stando ai dati forniti dall’autorevole quotidiano economico “Il sole 24 Ore” che annualmente redige la classifica della Qualità della Vita nelle province italiane, sulla base di sei macro indicatori (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Ambiente e servizi, Cultura e tempo libero) a loro volta composti da ulteriori sotto indicatori.
Il capoluogo emiliano, guadagnando cinque posizioni rispetto alla classifica del 2021, scalza Trieste (settima con un drastico calo di 6 posizioni) dalla vetta della classifica, ma tra le tre province che svettano non è quella che ha ottenuto l’incremento maggiore. ‘Palma’ spettante a Firenze, medaglia di bronzo grazie a un balzo di ben 8 posizioni. + 3, invece, per Bolzano che passa dal quinto al secondo posto.
Le restanti due province che occupavano ‘il podio’ lo scorso anno – ovvero Milano, seconda, e Trento – figurano invece rispettivamente all’ottavo (-6 posizioni) e al quinto (-2) posto nella classifica generale di vivibilità.
All’estremo opposto figurano invece Caltanissetta (105esima provincia, -2 posizioni rispetto al 2021), Isernia (106esima con un drastico crollo di ben 25 posizioni) e infine Crotone che si conferma la provincia italiana dalla qualità della vita meno elevata.
LE PROVINCE PIEMONTESI
Per trovare la prima delle province piemontesi, ovvero quella di Cuneo, bisogna scorrere la classifica fino al 36esimo posto (-2 per la provincia Granda). A seguire Novara (39esima posizione, -7 rispetto al 2021), tallonata da Torino (40esima, -9). Dieci posizioni più in basso, ovvero al 50esimo posto, troviamo il Verbano-Cusio-Ossola rimasto nella identica posizione dello scorso anno. A differenza di Asti che, con un vero e proprio ‘balzo’ (+10 posizioni) va ad occupare la 55esima posizione, sulla quale torneremo in modo più dettagliato tra pochissimo, precedendo di una piazza la provincia di Vercelli in calo di 8 posizioni. Scendendo ancora troviamo quindi Biella, 65esima con un calo di 6 posizioni, e infine il ‘fanalino di coda’ Alessandria 71esima con un calo di una posizione.
ASTI BENE NEL CONTRASTO ALLE DROGHE, MALISSIMO PER I MEDICI SPECIALISTI
Focalizzando l’attenzione sulla nostra provincia, ovvero andando ad analizzare le posizioni occupate nelle sotto sezioni che hanno portato alla classifica finale, la nostra provincia ottiene il risultato migliore alla voce “Reati legati agli stupefacenti (spaccio, produzione, ecc.)” in cui occupa la sedicesima posizione in classifica (stilata, ovviamente, dalla più virtuosa a quella meno), mentre ottiene un pessimo risultato (107esima, ovvero ultima in tutta Italia) per quanto concerne il numero di medici specialisti in rapporto a 10.000 abitanti.
Concentrando invece l’attenzione sui macro indicatori segnalati in apertura di articolo, otteniamo incrementi, ‘specchio’ del risultato globale, in tutti e sei le voci prese in esame. Posizionandoci al 37esimo posto (+3) per Ricchezza e consumi, al 44esimo (+4) per Affari e lavoro, in un’ottima 26esima piazza (+17) per Giustizia e sicurezza, 65esimi (ma facendo comunque registrare un incremento di ben 35 posizioni) per Demografia e società, 66esimi per Cultura e tempo libero (+3) ed infine 73esimi (+18) alla voce Ambiente e servizi.
Le classifiche complete, dettagliate e interattive, sono disponibili alla pagina https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita/