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Attualità | 12 dicembre 2022, 12:42

Premio dell'Ordine dei Giornalisti all'astigiano Luigi Garrone, giornalista più longevo del Piemonte

In oltre 70 anni, il decano ha diretto o collaborato con numerose Testate locali e nazionali, diventando un punto di riferimento imprescindibile per chi svolge questa professione nell'Astigiano

Due momenti (il secondo a fine articolo) della premiazione di Luigi Garrone

Due momenti (il secondo a fine articolo) della premiazione di Luigi Garrone

Per chi svolge la professione giornalistica nell’Astigiano, Luigi Garrone è, praticamente da sempre, un riferimento imprescindibile cui tutti dobbiamo molto. Decano dei giornalisti locali – dei quali ha contribuito, con consigli e ammonimenti, alla crescita professionale, ribattezzandoci sarcasticamente ‘gatti arrostiti’ – ha passato ben 72 dei suoi 98 anni di vita svolgendo questa professione.

Un traguardo importante, che questa mattina è stato degnamente celebrato a Torino, nel corso di una cerimonia svoltasi nella sala conferenze del grattacielo Intesa San Paolo, dove – alla presenza di Stefano Tallia e di Ezio Ercole, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte – Garrone è stato premiato, insieme ad altri 300 colleghi (tra cui gli astigiani Laura Nosenzo e Franco Cavagnino) che hanno raggiunto i 40, 50, 60 e oltre anni di attività giornalistica, nella categoria ‘Seniores’ quale giornalista più longevo della regione.

DAL FUORISACCO AL WEB: L'INCREDIBILE VITA DI UN TESTIMONE DEL PROGRESSO

Il background di Luigi Garrone – accompagnato alla cerimonia dal figlio Paolo e da due nipoti, Lorenza e Sara – è noto e vastissimo: negli oltre 70 anni di professione ha diretto o collaborato con numerosissime Testate giornalistiche locali e nazionali. Tra le tante: Rai Tre Piemonte, Agenzia ANSA, Gazzetta del Popolo, ed è stato corrispondenze per importanti quotidiani quali “Corriere della Sera”, “Sole 24 Ore”, oltre che per fogli e radio tv locali fra le quali “Gazzetta d’Asti”, “Astisabato”, “Telesubalpina”, “Radio Asti” e altri ancora.

Negli ultimi anni si è anche cimentato in veste di scrittore, dando alle stampe due volumi (“Ieri, in campagna” e dal “Fuorisacco alla web tv”) nell’ambito dei quali ha raccontato esperienze di vita personali, illustrato la vita nelle campagne durante e dopo la guerra, tradizioni e aneddoti della gente fra Langhe e Monferrato, strategie del passato e nuove tecnologie nella ‘cucina’ giornalistica fra il ‘900 e il nuovo millennio, testi di facile lettura utilizzati dai giovani neo laureati o giornalisti in erba o per saggi più maturi.

In sostanza accreditandosi quale testimonianza vivente di poco meno di un secolo di vita, progresso, crisi e riscatto della società civile.


Al collega e amico Luigi giungano le più sincere congratulazioni anche da parte della nostra redazione, composta da 'gatti arrostiti' che anche grazie ai suoi insegnamenti hanno imparato a svolgere meglio questo difficile mestiere.

Gabriele Massaro

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