Riceviamo e pubblichiamo da AstiOltre.
In questi mesi sono state presentate alla Giunta Comunale numerose interpellanze relative a singoli argomenti che riguardano il governo della città e che chiedono chiarimenti su come tali problemi sono stati affrontati ed eventualmente risolti.
La richiesta di informazioni, precisazioni e chiarimenti sull’operato di un’Amministrazione pubblica può costituire un fattore importante nella vita democratica di una città per almeno le seguenti ragioni:
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- Obbliga l’Amministrazione Comunale a sentirsi maggiormente responsabile nei confronti dei cittadini e ad assumere un comportamento amministrativo orientato a rendere conto delle decisioni prese e delle azioni realizzate.
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- Favorisce la partecipazione dei cittadini alla vita della città, in quanto questi hanno la possibilità di formulare domande, suggerire proposte ma anche di ottenere risposte adeguate ed esaurienti.
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- Migliora ed arricchisce i sistemi di controllo che sono essenziali per il funzionamento e la trasparenza della Pubblica Amministrazione
Questo processo di partecipazione alla vita pubblica, per essere vitale, presuppone che alle domande ed alle richieste di chiarimento vengano date adeguate risposte. È importante che chi occupa posizioni di governo e di responsabilità non viva queste azioni di partecipazione con fastidio e non le consideri semplici interventi di disturbo ma colga la ricchezza e l’importanza delle proposte, anche quando sono critiche. Ora a noi sembra che ad Asti ciò non avvenga.
Alle domande, che implicitamente segnalano possibili soluzioni, non si risponde, si sorvola sull’argomento, si finge di non aver compreso il significato della domanda ed il senso e l’importanza di un’adeguata risposta. Facciamo alcuni esempi.
I mancati finanziamenti per il distretto del commercio
Tra le varie domande poste ricordiamo quella che chiedeva all’Amministrazione Comunale se aveva analizzato: “le cause e i punti deboli del progetto che avevano originato il mancato finanziamento.” Il senso e la finalità della domanda ci sembrano sufficientemente chiari. Vale a dire: Giunta Comunale hai analizzato le cause dell’insuccesso, quali sono state le cause che hanno prodotto l’esclusione dal finanziamento, quali i punti deboli del progetto? In altre parole, Giunta Comunale hai individuato gli errori per non ripeterli?
Nella risposta dell’Amministrazione Comunale all’interpellanza questo argomento viene liquidato in questo modo “analisi delle criticità del progetto: in data 17 gennaio 2023 abbiamo incontrato il Dirigente Regionale per analizzare le criticità da cui sono emerse alcuni fattori e considerazioni opinabili ma che non abbiamo ritenuto di contestare ma che potesse invece essere utile fare altre considerazioni mirate al secondo bando “.
La mancata presentazione di progetti per il finanziamento degli istituti culturali
L’interpellanza sulla mancata presentazione di progetti per il finanziamento degli istituti culturali, invece, suggeriva al Comune di Asti di svolgere, congiuntamente alla Provincia, un ruolo di regia nella progettazione e ricerca di finanziamenti, valorizzando gli uffici comunali che in questi anni hanno operato nel campo con competenza, e coinvolgendo in modo sistematico in qualità di partner gli enti e le istituzioni culturali pubbliche e private della città. La risposta dell’Amministrazione comunale è stata:” Il Comune di asti non poteva partecipare al bando ma potevano partecipare istituti e luoghi di cultura in possesso di alcuni requisiti (essere dotati di uno statuto, di un patrimonio, e svolgere specifiche funzioni)”.
Quindi Il Comune di Asti non poteva partecipare ma potevano invece partecipare fondazioni ed istituzioni del territorio. Ma il Comune di Asti, come abbiamo suggerito nella domanda, forse doveva esercitare quella funzione di regia, coordinamento e stimolo degli enti giuridicamente autonomi ma anche a partecipazione comunale (vedi fondazione Asti Musei) Le mancate risposte sul piano di mobilità e parcheggi Su questa questione siamo intervenuti a più riprese con un esposto e poi con delle proposte. In sintesi: la Giunta comunale ritiri la decisione sull’estensione dei parcheggi a pagamento (perché tali entrate devono essere finalizzate e non possono essere utilizzate per coprire generici buchi di bilancio), adotti un piano organico che affronti tutti gli aspetti della mobilità (trasporto pubblico, isola pedonale, ztl, parcheggi, piste ciclabili ecc.).
Anche in questo caso non sono state fornite alla città risposte chiare ed esaurienti. In sintesi, le risposta della giunta Comunale sono state 1) Sui mancati finanziamenti dei distretti del commercio: abbiamo incontrato il dirigente regionale per esaminare le criticità, nell’incontro sono emersi alcuni fattori e considerazioni opinabili che non diciamo, vedremo cosa fare con l’eventuale prossimo bando. 2) Sulla mancata presentazione di progetti per il finanziamento degli istituti culturali: il Comune di Asti non poteva partecipare, altri istituti culturali della città sì, poiché’ il Comune di Asti non aveva alcun obbligo nel sollecitare e supportare gli istituti culturali del territorio, inclusi quelli a partecipazione comunale, quale la Fondazione Asti Musei, abbiamo ritenuto non rilevante svolgere tali funzioni di regia. 3) Su mobilità e parcheggi: le vostre considerazioni sono opinabili e risibili, quindi procediamo come già stabilito. Questa è la situazione in cui si trova la città, ne prendiamo atto ma con maggior tenacia continueremo ad evidenziare criticità, errori, incompetenze ed a suggerire soluzioni per il bene della nostra comunità.
Infatti siamo convinti che un debole, spesso inesistente sistema di controllo istituzionale dell’operato delle pubbliche amministrazioni, rappresenti un fattore di indebolimento della nostra democrazia locale e della gestione efficace della cosa pubblica; se questo manca o è soffocato ci rimette la città o i singoli istituti pubblici: la vicenda della casa di Riposo Città di Asti è un esempio eclatante.