![Un'immagine di scena da "Il testamento dell'ortolano" (Ph. Piermario Adorno)](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/I_6a187e4577.jpg "Un'immagine di scena da "Il testamento dell'ortolano" (Ph. Piermario Adorno)")
![L'OMS: "E' terminato lo stato d'emergenza globale per il Covid"](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/A_378bf20046.jpg "L'OMS: "E' terminato lo stato d'emergenza globale per il Covid"")
In collaborazione con l’Anpi di Asti e l’Israt, il collettivo Eo Arte, fresco di inaugurazione avvenuta la scorsa settimana, organizza per venerdì 28 aprile nella sua suggestiva sede di via Brofferio 171, un incontro-ricordo di Eo Baussano, prestigiosa quanto forse un po’ dimenticata figura di artista e antifascista, autore di uno struggente diario in cui racconta la sua drammatica esperienza di prigioniero in un campo di sterminio.
Nato nel popolare rione San Rocco, Baussano era stato costretto ad emigrare in Francia nel 1923 dove fu arrestato dai fascisti francesi nel 1940 e internato dai tedeschi nel 1944 a Mauthausen. Liberato nel giugno del 1945, tornò ad Asti dove, ripresosi dalla delirante esperienza concentrazionaria, fu, tra le altre cose, eletto al consiglio comunale dal 1951 al 1956.
Ad illustrare la sua attività artistica e politica saranno venerdì 28 (inizio alle 18), la vicepresidente provinciale dell’Anpi, Maurizia Giavelli, il curatore del diario di Eo Baussano, Carlo Lisa e la direttrice scientifica dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea di Asti, Nicoletta Fasano.
Seguiranno letture di brani del diario a cura del Collettivo Eo Arte.
L’ingresso è libero.
Comunicato stampa