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Attualità | 31 maggio 2023, 19:53

Ennesima ‘fumata grigia’ per la ricollocazione dei lavoratori ex Maina

Le Asl iniziano a chiamare, ma le persone in mobilità sono ancora oltre 40

Nella foto d'archivio, risalente ai giorni della chiusura definitiva dell'Ente assistenziale, l'ingresso di via Bocca listato a lutto

Nella foto d'archivio, risalente ai giorni della chiusura definitiva dell'Ente assistenziale, l'ingresso di via Bocca listato a lutto

Questa mattina si è svolto un ennesimo incontro tra i Commissari liquidatori della ex Casa di riposo Città di Asti e le organizzazioni sindacali CSE FPLP, CGIL, CISL e UIL con la finalità di aggiornare sulla situazione dei lavoratori ancora in stato di mobilità.

Infatti, nonostante vi siano stati alcuni positivi sviluppi, la situazione resta ancora lontana da una piena e soddisfacente conclusione con ricollocazione di tutti i lavoratori. Rispetto alla riunione precedente è emerso che le Asl di Asti, CN2, TO5 e le Aziende Ospedaliere di Alessandria hanno dato la disponibilità, su indicazione della Regione Piemonte, per la ricollocazione di 18 OSS.

“Questo su un totale di 40-43 persone ancora da ricollocare perché, nonostante siano passati ormai diversi mesi dalla chiusura, i trasferimenti andati a buon fine si contano sulle dita di una mano, mentre per 3-4 persone prossime alla pensione si stanno valutando percorsi alternativi”, ha affermato Danilo Moiso (CSE FPLP).

Aggiungendo che “I Commissari si dicono fiduciosi di andare ‘a bando’ per la vendita dell'immobile in breve tempo. Il problema sarà quello del personale che non riuscirà a trovare una ricollocazione nel periodo precedente alla vendita e che dovrebbe essere riassorbito dagli acquirenti della struttura: trattandosi di un soggetto privato comporterà non pochi problemi”. Infine il sindacalista non ha risparmiato una stoccata: “Il Comune di Asti e la Provincia continuano a dimostrarsi assenti nella faccenda”.

“L’incontro è stato interlocutorio” secondo Roberto Gabriele (FP CGIL). “I commissari stanno facendo periziare valore complessivo dell’edificio, ma noi abbiamo chiesto che la parte residenziale sia preservata e destinata ad un uso consono a quella precedente. Terminata la fase periziale, ormai prossima a conclusione, ci riconvocheranno per dirci quali sono le valutazioni”.

“Abbiamo espresso critiche non certo agli incolpevoli commissari – ha aggiunto Gabriele – bensì in merito alla ricollocazione del personale. C’è di positivo che, dopo l’incontro con il presidente Cirio, finalmente le Asl stanno facendo i colloqui, ma serve uno sforzo ulteriore perché i lavoratori in mobilità sono ancora molti. Pertanto abbiamo chiesto che avvenga una discussione nel merito e venga sottoscritto un accordo quadro che impegna anche la Provincia ad interessarsi delle persone che non avevano ruolo di OSS”.

Gabriele Massaro

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