“Ioan Puscasu viveva a trenta chilometri da Torino ed è morto in una serra incandescente, dove lavorava in nero senza limiti di orario e per pochi soldi. Come in un film dell’orrore, quando i padroni hanno visto il cadavere, lo hanno spogliato, lavato e rivestito per evitare sanzioni”.
Si apre con queste drammatica ricostruzione la presentazione del libro “La Spoon River dei Braccianti” (Meltemi editore, 2023) in cui il giornalista e ricercatore Antonello Mangano (fondatore di terrelibere.org, è autore di ricerche, inchieste e saggi in tema di migrazione e lotta alla mafia) ha ricostruito la vita e la tragica morte di numerosi immigrati vittime del lavoro precario e in nero.
Venerdì mattina, dalle 10 alle 13, Mangano sarà ad Asti, presso la sede della Cgil in piazza Marconi 26, per presentare il volume nell’ambito dell’appuntamento “Lo sfruttamento lavorativo raccontato da un giornalista d’inchiesta”.
L'incontro con il giornalista, esperto sulle forme di sfruttamento, è organizzato nell’ambito del progetto Common Ground (Ministero del Lavoro), finalizzato al contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo, grazie al quale è stato aperto proprio alla Cgil di Asti uno sportello sul tema.
“I drammi e le ingiustizie raccontati in queste pagine non conoscono latitudine e nazionalità, perché le morti nelle campagne hanno spesso radici ben più profonde – continua la presentazione del libro – Sono storie che rivelano in filigrana la società italiana: il razzismo diffuso, l’economia tribale di imprenditori improvvisati e onnipotenti. Sono storie che meritano di essere ricordate affinché tutto questo non si ripeta”.