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Economia e lavoro | 02 agosto 2023, 07:00

Il poker nell’arte: le carte nella letteratura e nel cinema

Il gioco al tavolo verde è presente in molti romanzi e in diversi film. Scopriamo come il poker viene utilizzato per caratterizzare un personaggio o per ambientare una trama.

Il poker nell’arte: le carte nella letteratura e nel cinema

Per molti il poker è un gioco di carte, uno dei più famosi e giocati al mondo, ma nulla di più. In realtà, analizzando bene la presenza di questo gioco nella cultura di massa, si comprende come abbia giocato – e giochi tutt’ora – un ruolo molto più importante di quanto comunemente si pensi.

Il poker, infatti, è presente in numerosi film e libri, sia come protagonista sia come elemento di contorno, ma comunque utile a descrivere un personaggio o un determinato ambiente. Sono davvero tante le opere letterarie e cinematografiche che contengono un riferimento, diretto o indiretto, al mondo del gioco e del casinò, in particolare del poker.

Il poker per descrivere il carattere di un personaggio

Il successo del poker è legato a diversi fattori. Come detto, può essere utile per caratterizzare un personaggio. Proprio per la sua molteplice natura, può ad esempio essere utile ad attribuire una componente di imprevedibilità, ma anche di razionalità.

Il poker è infatti perfetto per un personaggio che vive un improvviso cambiamento sul piano economico, e di conseguenza psicologico, un elemento che contribuisce a conferire slancio narrativo alla trama. Se infatti viene vinta una grossa somma di denaro al tavolo verde, la situazione finanziaria e di conseguenza la vita del personaggio cambia, permettendogli nuovi incontri e nuove situazioni. Al contrario, se subisce una grossa perdita, la trama può virare velocemente verso esperienze di difficoltà e di sofferenza.

Ma il poker può essere utilizzato anche per descrivere al meglio un personaggio dai tratti opposti, cioè estremamente razionale. Non tutti i giocatori di poker sono uguali: c’è il giocatore occasionale, che spera nella fortuna per cambiare la sua vita, ma c’è anche il giocatore professionista, che ha un approccio molto più ponderato e disciplinato. Il giocatore professionista considera il denaro vinto che il risultato dei suoi sforzi, e quello perso come una parte del percorso di lungo periodo che lo condurrà ad essere vincente nel tempo. Si tratta di caratteristiche completamente opposte rispetto al giocatore che spera di cambiare la sua vita grazie ad una mano fortunata.

Il personaggio che ha caratteristiche di questo tipo studia a lungo il poker e dedica molto tempo ad allenarsi come un vero sportivo sulle migliori piattaforme di gioco online. Tra queste, la prima nel mercato online per afflusso e sicurezza degli utenti, offre moltissime opzioni di gioco ed in questo settore, l’unica certezza è affidarsi a chi dell’online se ne intende. I tornei internazionali offerti, sono sicuramente i più gettonati perché partecipano giocatori di ogni livello con l’obbiettivo di aumentare e raffinare le proprie abilità. Nella piattaforma se ne possono trovare di poker e di omaha, ma il più rinomato e cercato è senza dubbio è il loro torneo di Texas Hold’em.

Il poker per contestualizzare la storia

Il gioco può inoltre essere utilizzato per contestualizzare il periodo storico e l’ambientazione in cui la storia si svolge. Se siamo nella Venezia del ‘700 il personaggio si ritroverà in una delle prime case da gioco della storia, all’interno di un palazzo nobiliare affacciato su un canale e giocherà all’interno di una sala con persone mascherate per nascondere la propria identità. Se invece la narrazione è ambientata nel ‘900, ci potrebbe essere un casinò di Las Vegas nel periodo d’oro della “città del peccato”. Ancora, se la storia è ambientata nel presente, il protagonista potrebbe giocare una partita in un casinò online.

Il gioco può servire anche per descrivere lo status sociale di un personaggio. Il poker stesso può dare indicazioni su situazioni economiche estremamente differenti: dal giocatore squattrinato che cerca di risollevare la sua vita tentando la fortuna con le carte, al giocatore benestante e sofisticato che cifre da capogiro nel tavolo riservato di un esclusivo casinò.

Nel presente come nel passato, il gioco è sempre stato utilizzato nella letteratura e nella cinematografia per simbolizzare la vita. Proprio per la sua intrinseca imprevedibilità, il tavolo verde è la metafora dell’esistenza con le vittorie e le sconfitte, la vita e la morte, la strategia e l’imprevedibilità.

Il poker nella letteratura

Il gioco, e in particolare il poker, è molto presente nella letteratura, sicuramente più di quanto si possa ritenere comunemente. Vediamo alcune opere in cui il gioco è un elemento importante nella storia.

Il giocatore di Dostoevskij

Non possiamo che partire dal romanzo che più di tutti è legato al gioco, come si evince anche dal titolo. “Il giocatore” è un capolavoro che è diventato un punto di riferimento della letteratura dell’Ottocento in Russia e poi in tutto il mondo. L’opera permette a Dostoevskij di descrivere in modo lucido e terribilmente esaustivo le miserie, le meschinerie e le debolezze dei personaggi che formavano il “bel mondo” che frequentava i più prestigiosi casinò del tempo.

In realtà, il romanzo è legato al gioco anche in relazione al motivo per cui l’autore decise di scriverlo. Dostoevskij era infatti lui stesso un giocatore e scrisse l’opera per saldare dei debiti di gioco. In quel periodo, infatti, gli editori gli chiedevano un romanzo, come lui stesso aveva promesso in aggiunta a “Delitto e Castigo”. “Il giocatore” fu scritto per dettatura in meno di un mese e fu pubblicato nel 1866, diventando un classico della letteratura.

La mano sbagliata

Anche nel libro di Jean Michel Guenassia il gioco del poker ha un ruolo fondamentale per la storia. Come ci suggerisce il titolo, il poker non è sullo sfondo della storia, dal momento che il protagonista Baptiste Dupré, è un giocatore incallito che nella vita esercita la professione di avvocato. Ambientato a Parigi, il romanzo descrive le vicende del protagonista che apparentemente ha una vita di successo: è sposato con una delle donne avocato più importanti della città, ha ereditato un importante studio legale, ha una casa prestigiosa e una bella auto.

Ma tutto questo non riesce a soddisfarlo perché gli manca sempre qualcosa, quell’imprevedibilità che solo il tavolo verde riesce a dagli e che lo tiene lontano dalla noia. La condotta fortemente immorale del protagonista caratterizza la storia, che vedrà un susseguirsi di eventi incredibili – tratti da una storia vera – che porteranno ad un inaspettato disegno del destino. L’autore in quest’opera descrive con estrema accuratezza i profili psicologici dei personaggi e anche la suspence che si vive al tavolo verde.

Dead money: omicidio al casinò

Si tratta di un romanzo scritto da Rudy Stegemoeller che inizia con la partecipazione del protagonista, Mark Newcomb, ad un tranquillo torneo di poker Texas Hold’em con montepremi milionario. Ovviamente l’evento di poker rimarrà tranquillo per poco tempo, perché sarà sconvolto dalla scomparsa del leggendario campione di poker Shooter Deukart. Le indagini delle autorità vedranno nel protagonista uno dei sospettati dell’omicidio. A questo punto la partita più importante per Mark Newcomb non è più quella al tavolo verde, ma quella per cercare di dimostrare la sua innocenza.

Il poker nella cinematografia

Forse ancor più della letteratura, la cinematografia è stata legata a doppio filo al mondo del poker. Sono tante le pellicole che hanno utilizzato il poker come elemento centrale o secondario della trama: ecco alcuni dei più importanti.

Il Giocatore – Rounders

Questo film è diventato un vero e proprio cult per tutti gli appassionati di poker. Uscito alla fine degli anni ’90, poco prima del boom del poker online e dei tornei di Texas Hold’em, può essere considerato una lezione di poker portata sullo schermo. Ad aggiungere carisma alla pellicola ci pensa il cast stellare, che vede la presenza di attori del calibro di Matt Damon, Edward Norton e John Malkovich.

Il protagonista Mike McDermott è un giovane studente universitario che si paga gli studi grazie al poker, che vede come una fonte di reddito più che come un modo per tentare alla fortuna. La sua ambizione lo porterà però ad una forte perdita ce lo allontanerà dal tavolo verde, fino a quando decide di tornare a giocare per saldare i debiti, con mani al cardiopalma descritte in modo perfetto dal regista.

Casinò Royale

Questo capitolo della saga cinematografica dedicata all’agente segreto 007 è anche uno dei migliori film sul poker. Nel film James Bond, intrepretato da Daniel Craig, ha il difficile compito di sfidare un pericoloso criminale in una avvincente partita in un casinò del Montenegro.

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