Gli stalli blu in corso Einaudi ad Asti, realizzati contestualmente a quelli di piazza del Palio, non piacciono molto agli astigiani che però cercano di fare "di necessità virtù".
Posteggi che non erano particolarmente normati, anzi non erano in realtà neppure tali e, soprattutto durante i giorni di mercato, erano utilizzabili in modo assolutamente libero.
Poi le novità a inizio anno e ora ci sono i parcheggi e con le strisce blu a 80 centesimi l'ora. Ma che fare se famiglie o turisti devono parcheggiare in corso Einaudi e scendere con bagagli o bambini?
Il problema è stato sollevato oggi da un lettore: "Ad Asti puoi parcheggiare, per la precisione in via L. Einaudi, e poi scendere dalla macchina magari con dei bagagli o un passeggino e poi ti ritrovi in mezzo alla strada perché sul lato destro c'è una bella e alta ringhiera che ovviamente non serve a niente visto che ci sono le macchine parcheggiate. Devi così o scavalcare se ci riesci oppure andare sulla corsia... ma è mai possibile una cosa del genere perlopiù ovviamente a pagamento?".
Un problema non da poco che fa riflettere sull'alta ringhiera da sempre esistente e che separa il corso dal Parco della Resistenza.
"Cioè muori investito ma paghi il ticket al Comune di Asti", ironizza il lettore.
Il consigliere Renato Berzano che, all'epoca della rivoluzione dei parcheggi aveva la delega al Bilancio, aveva spiegato che alla base dei cambiamenti c'era la volontà di frenare la corsa sfrenata al parcheggio gratuito. "Se avessimo lasciato gli stalli bianchi intorno alla piazza, sarebbe scattata una disperata ricerca del posto gratuito, con macchine che avrebbero continuato a girare su corso Einaudi alla ricerca di un parcheggio”.
Già, però chi deve scaricare bagagli deve per forza scendere lato strada?