Dopo cinquant'anni di attesa, la Regione Piemonte sta per assistere a un'importante svolta nel settore dei servizi educativi per l'infanzia. Una nuova legge, che porterà a un miglioramento significativo della qualità delle attività, a una maggiore accessibilità per le famiglie con bambini dai 0 ai 6 anni e a una maggiore flessibilità, è stata approvata senza voti contrari dal Consiglio Regionale. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la promozione del benessere e dello sviluppo dei bambini, nonché un sostegno cruciale per la conciliazione tra vita familiare e lavorativa.
L'Assessore all'Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha fortemente voluto questa nuova legge, che mette al centro genitori e figli, contribuendo così alla crescita della natalità e all'occupazione. Ma quali sono le principali innovazioni che questa legge introduce e perché è così importante?
Uno dei punti chiave del disegno di legge è l'avvicinamento e il consolidamento tra i settori 0-3 e 0-6 anni. Questo significa che i servizi educativi per l'infanzia saranno più integrati, consentendo un passaggio fluido e graduale dai servizi dedicati ai bambini più piccoli a quelli rivolti a quelli più grandi. Questo approccio offre ai bambini un ambiente educativo coerente e favorisce la continuità nella loro formazione.
Inoltre, la legge rafforza il ruolo della Regione nel settore educativo. Oltre alle tradizionali funzioni di programmazione e regolazione dell'offerta educativa, la Regione promuoverà la qualità del sistema integrato, fornendo formazione innovativa per gli operatori, coordinando i servizi pedagogici a livello territoriale e istituendo tavoli inter-istituzionali permanenti e conferenze regionali per il sistema integrato 0-6.
Questa legge è particolarmente significativa per le famiglie che vivono in territori che, fino ad oggi, erano privi di normative adeguate ai tempi moderni. La società ha subito profonde trasformazioni negli ultimi cinquant'anni, e i bisogni delle famiglie sono cambiati di conseguenza. Questa legge è una risposta concreta a tali esigenze in evoluzione.
Un aspetto importante di questa legislazione è la valorizzazione del ruolo dei Comuni. Saranno responsabili dell'ordinamento del quadro dei servizi regionali per bambini dai 0 ai 3 anni, compresi i nidi di infanzia e micronidi, le sezioni primavera e i servizi integrativi come i nidi in famiglia e gli spazi gioco per bambini. Questi servizi non solo sono essenziali per le famiglie, ma possono anche contribuire a contrastare lo spopolamento dei piccoli Comuni. La presenza di servizi educativi di qualità attira nuovi residenti, sostenendo così la crescita e la vitalità di queste comunità.
Sarno (Pd): "Grazie a noi legge migliore, ora asili gratuiti per tutti"
“Oggi l’Aula di Palazzo Lascaris ha approvato il disegno di legge “Disciplina dei servizi educativi per l'infanzia e disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni”, un testo al quale abbiamo contribuito con emendamenti costruttivi nella discussione in Commissione, ottenendo l’inserimento di alcune modifiche importanti: il coordinatore pedagogico, una maggiore partecipazione di tutti i soggetti che dovranno accompagnare l’applicazione della legge sui territori, il passaggio nella Commissione competente del Regolamento attuativo, un’attenzione maggiore della Conferenza regionale del sistema integrato dalla nascita ai 6 anni, istituita con la nuova legge, all’aspetto educativo” dichiara il Vicepresidente della VI Commissione del Consiglio regionale Diego Sarno.
“Un altro elemento importante introdotto grazie al Pd – prosegue l’esponente dem – è la scelta di dare priorità al finanziamento dei servizi pubblici e, soltanto in caso di necessità, di ricorrere a strutture private, ma sempre coordinate dal pubblico”.
“Colgo infine – conclude Sarno – la sfida del Presidente Preioni sulla necessità di arrivare alla gratuità degli asili per tutti. E’ sempre stata una battaglia del centrosinistra e saremo al fianco delle forze politiche che la sosterranno, non solo dimostrando attenzione per il sostegno alle mamme, ma anche ai papà perché la famiglia è una e l’elemento educativo trasversale è prioritario. Perché, se le risorse saranno insufficienti, non pensiamo di ricorrere al fondo di 1 milione di euro di Vita Nascente? Sarebbe un’ottima scelta quella di usare questi soldi per garantire asili gratuiti a tutti. Grazie al Partito Democratico oggi approviamo una legge migliore sotto molti tutti di vista”.