Martedì sera, il Rotary Club Asti ha avuto l'onore di ospitare Davide Ascheri, un giovane biologo marino di fama mondiale, con oltre cinquemila ore di monitoraggio della fauna marina in ogni angolo del pianeta e ben quattro premi Rotary per il suo impegno nella tutela dell'ambiente.
Ascheri è il presidente e il responsabile scientifico dell'associazione "Delfini del Ponente," che ha l'ambizioso obiettivo di proteggere la biodiversità nella regione del Ponente Ligure, da Capo Noli al confine francese.
L'aspetto centrale del coinvolgente incontro con Aschieri, accompagnata da affascinanti immagini e filmati da lui stesso realizzati, è stato dedicato ai delfini che popolano le acque della costa orientale della Liguria.
Si stima che questa zona ospiti ben 450 esemplari di delfini, di cui 230 sono stati catalogati e identificati. La sorprendente notizia è che molti di loro sono cuccioli, il che suggerisce un notevole incremento della capacità riproduttiva di questi affascinanti mammiferi marini. Questa crescita ha fatto del Mar Ligure uno dei luoghi con la più alta concentrazione di delfini e balene in tutto il Mar Mediterraneo.
Come ha spiegato Ascheri, questi delfini vivono in prossimità della costa e usano i porti come punti di riferimento. Si sono dimostrati capaci di compiere spettacolari migrazioni, percorrendo oltre mille chilometri in un paio di mesi. Ma la caratteristica più affascinante di questi animali è la loro intelligenza, che si estende alla capacità di riconoscere i biologi marini dal suono delle loro barche.
Tuttavia, nonostante la loro vicinanza con l'umanità, gli esseri umani sono spesso responsabili dei problemi che affliggono questi delfini. Le eliche dei motoscafi e le reti dei pescatori rappresentano una minaccia costante per la loro sicurezza. Ascheri ha raccontato il recente caso di una femmina di delfino intrappolata nelle reti dei pescatori per circa due settimane, un incidente che evidenzia la necessità di una maggiore protezione.
Oltre ai delfini, Ascheri ha spaziato nell'ampio panorama della biodiversità del Ponente Ligure, menzionando le maestose balenottere comuni, che possono raggiungere una lunghezza di 25 metri e nuotare a breve distanza dalla costa. Ha anche parlato dei capodogli, leggermente più piccoli, e delle tartarughe caretta-caretta, che sono una recente aggiunta alla fauna ligure e si sono stabiliti nella zona solo negli ultimi due anni, in seguito all'innalzamento delle temperature dell'acqua.
Un dato allarmante che Ascheri ha rivelato è che, nelle tartarughe marine curate dall'associazione, è stata trovata una quantità significativa di microplastica nello stomaco. Questo problema è ancora più grave nei capodogli, alcuni dei quali sono stati rinvenuti senza vita con oltre 100 chili di plastica nello stomaco. Questa scoperta sottolinea l'urgente necessità di affrontare il problema globale della plastica nell'oceano.
Durante la serata, molti dei presenti hanno posto domande all'ospite, il quale ha condiviso ulteriori informazioni, tra cui il fatto che l'incremento delle temperature dell'acqua rappresenta una minaccia per la sopravvivenza di alcune specie, come le tartarughe marine, a causa del possibile sbilanciamento nel rapporto tra i sessi dovuto al riscaldamento.
Alla fine dell'incontro, il presidente del Rotary Club Asti, Maurizio Mela, ha ringraziato Davide Ascheri per la sua informativa e affascinante presentazione, omaggiandolo di un volume che celebra la storia settantennale del club astigiano.