Benvenuti ad Asti!
La fotocopertina è emblematica per raccontare una città che, come tante altre del Nord, è preda della morsa del traffico; un traffico in diverse ore della giornata; un traffico forse mai verificato in una città di 75mila abitanti.
Sebbene il traffico sulle principali bisettrici rimanga sostenuto tutto il giorno, è verso sera dopo le 17:30 che le principali vie di ingresso in città incominciano a diventare invivibili. Avendo monitorato la viabilità a bordo di uno scooter (altrimenti sarebbe stato impossibile avere un quadro di insieme) quello che balza subito all' attenzione sono le sequenze interminabili di fanali accesi e l' odore di smog che permea immediatamente l'aria.
Particolarmente impattante, dal punto di vista visivo, la fila che si forma fin dalla tangenziale per entrare in Asti, quasi come se la città diventasse un bozzolo congestionato impossibile da penetrare
Abbiamo monitorato alcune zone della città: corso Savona, corso Venezia, corso Alessandria, piazza Lugano e diverse direttrici di entrata e uscita dalla città.
Cittadini ci segnalano code di trenta, quaranta minuti per entrare in corso Savona o per entrare in città dal Palucco, per esempio, o chi per andare da via Torchio in via Bra (si tratta di pochi metri), impiega venti minuti.
Una conformazione particolare, quella di Asti e una viabilità che ha spesso creato problemi alle diverse Amministrazioni.
Ma perché ultimamente il traffico ad Asti è aumentato?
Da ieri pomeriggio è chiuso il Cavalcavia Giolitti che sicuramente non aiuta la gestione del traffico in entrata e uscita dalla città, è chiuso lato corso Venezia e fino alle due rampe, che resteranno utilizzabili per la normale viabilità, colleganti, tramite il cavalcavia stesso, Piazza Amendola al secondo ramo di Corso Venezia/corso Alba (lato ferrovia) e viceversa; è interdetta e quindi non utilizzabile la corsia a scendere della rampa del cavalcavia lato Strada Gazogeno.
Chiusura della rampa a salire adiacente via agli Orti (direzione corso Venezia).
Durante questo periodo, sarà consentito percorrere solamente il tratto del cavalcavia Giolitti compreso tra piazza Amendola e corso Venezia/corso Alba (lato ferrovia) in entrambi i sensi di marcia.
Non solo Giolitti
Non solo: la viabilità è cambiata con l'istituzione delle piste ciclabili, per esempio la parte di senso unico in corso Alfieri veicola una buona parte del flusso in viale alla Vittoria.
Problemi anche con il senso unico in corso Gramsci con le auto provenienti da corso Torino, dirette alla stazione, che devono dare precedenza ai veicoli che percorrono corso Matteotti per imboccare il cavalcavia (chiusura a parte).
Ciclabili, rotonde, parcheggi a pagamento...
"Anche la rotonda di corso Torino non aiuta - ci spiega Mario, in coda da diversi minuti - secondo me è troppo grande e non aiuta a smaltire i flussi".
"E che dire di corso don Minzoni - racconta Giovanna, in coda con il suo bambino - qui c'è sempre coda e sempre di più. Riceve tutto il traffico in entrata e uscita".
"Buona idea mettere i parcheggi blu in piazza del Palio, lavoro in zona e vedo tutti i giorni macchine che girano più volte per cercare un parcheggio", racconta sconsolato un uomo che preferisce rimanere anonimo.
Testimonianze che lasciano il posto a un piccolo video che non lascia adito a dubbi.
Anche la rotonda di viale don Bianco è oggetto di critiche per il grosso traffico aumentato e la chiusura del Movicentro concentra in strada pedoni che rallentano il traffico, mentre si attendono i lavori all'interno.
"In zona don Bosco, dalla farmacia a piazza Lugano e da corso don Minzoni a viale Partigiani è una fila continua e si va a passo d'uomo, rimarca Claudia - e così da corso Alba a corso Venezia. Entrare ad Asti dalla tangenziale è estenuante, ci sono code fino al cavalcavia della stazione.
"Devo circumnavigare tutta la città da quando c'è la Ztl Cattedrale, racconta Antonella sconsolata. Ma cosa succede ad Asti?".