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Al Direttore | 06 novembre 2023, 16:15

L'Istituto di musica Verdi risponde al consigliere Malandrone: "Non siamo affatto di fronte al decadimento e alla riduzione dell’attrattiva”

"Sono stati aperti nuovi corsi e la lista per far diventare il Verdi la 'casa' di tutti gli astigiani è lunga"

L'Istituto di musica Verdi risponde al consigliere Malandrone: "Non siamo affatto di fronte al decadimento e alla riduzione dell’attrattiva”

Dopo un'interrogazione del consigliere di Ambiente Asti, Mario Malandrone, sull'istituto di Musica Verdi, di cui abbiamo dato conto questa mattina, l'istituto a sua volta ha diramato una nota che pubblichiamo integralmente.

Leggiamo con stupore e molta amarezza la notizia dell’interrogazione presentata in Consiglio Comunale dal consigliere Mario Malandrone di Ambiente Asti sulla gestione del Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi”, in quanto presenta molte gravi inesattezze.

Come si può facilmente notare dall’esame delle relazioni annuali inviate dall’associazione culturale I Musici di Santa Pelagia all’assessorato alla Cultura, non siamo affatto di fronte al “progressivo decadimento” e alla “riduzione dell’attrattiva” di cui si legge nell’articolo firmato dalla Redazione, ma semmai al contrario.

Infatti, nell’anno scolastico 2015/16 (ultimo immediatamente precedente alla gestione dei Musici di Santa Pelagia), le iscrizioni erano pari a 72 e quelle del 2022/23 a 186, con un incremento pari a quasi il 160%, un dato che sarebbe sicuramente stato di gran lunga migliore se non ci fossero stati i gravi problemi legati alla pandemia, che hanno spinto l’amministrazione comunale a concedere la prima proroga.

Altro che “progressivo decadimento” e “riduzione dell’attrattiva”.

Inoltre, sempre per confutare le accuse di “progressivo decadimento” e di “riduzione dell’attrattiva”, vanno sottolineati alcuni fatti della massima importanza, primo tra tutti l’apertura di nuovi corsi sia individuali sia collettivi (come il coro di voci adulte e il progetto della big band jazz), che l’anno scorso sono stati accolti con grande interesse. Ora sono allo studio nuove proposte (tra cui i corsi di Storia della musica, Tecnica del suono e Musicoterapia), che verranno attivati nel caso di sufficienti iscrizioni. Inoltre, l’associazione ha portato all’interno del Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” Regie Sinfonie, una prestigiosa stagione concertistica che – oltre ad arricchire il panorama culturale cittadino – ha spinto molte persone che non avevano mai messo piede nel “Verdi” a entrarci per assistere non solo ai saggi ma anche a una serie di concerti di rilevanza nazionale. Tra questi si segnalano il concerto per il centenario della nascita di Renato Rascel durante il quale il nostro coro di voci bianche ha cantato all’Auditorium di Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Steven Mercurio e – soprattutto – le opere Eloise di Karl Jenkins e L’ultimo principe di Carlo Galante andate in scena in prima esecuzione italiana al Teatro Alfieri con la partecipazione degli allievi e delle allieve del “Verdi”, di altri Istituti musicali piemontesi e della prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Inoltre, nell’ambito di una sana collaborazione tra enti, il “Verdi” ha inserito il suo concerto My favourite movies – il jazz va al cinema (sold out nella Biblioteca Astense) nella rassegna Asti Jazz senza alcun onere per l’amministrazione comunale, alla quale è stata offerta gratuitamente anche la presentazione musicale alla conferenza stampa di Asti Jazz a cura dei noti Felice Reggio e Aura Nebiolo con il suo trio.

Per questo ci fermiamo qui, perché la lista delle attività pensate per fare diventare il “Verdi” la casa di tutti gli astigiani appassionati di musica sarebbe ancora molto lunga.

Per quanto riguarda l’aspetto dell’edificio in termini di sicurezza e di agibilità, ci teniamo a precisare che la nostra associazione ha investito fin dall’inizio cifre molto consistenti (regolarmente documentate) per rendere più accoglienti e funzionali gli ambienti, non potendosi chiaramente accollare in prima persona interventi strutturali al di fuori delle nostre possibilità e in ogni caso legati al parere della Soprintendenza ai Beni Architettonici.

Inoltre, ha fornito all’Istituto a proprie spese quasi tutti i mobili della Segreteria e delle aule docenti e un gran numero di strumenti, che in alcuni casi vengono richiesti in prestito anche da altri enti, non ultimo il Liceo Musicale “Monti”.

Questo – ce lo concederà – delinea un quadro piuttosto diverso rispetto alla stantia immagine del conflitto tra pubblico e privato. Anzi, tra pubblico e privato si instaurano spesso collaborazioni molto proficue. Se ne vuole un esempio, basterà dire che nell’anno 2015/16 – ultimo della gestione precedente a quella dei Musici di Santa Pelagia – per un totale di 72 iscritti i costi affrontati dall’amministrazione comunale ammontavano a ben 227.453,91 euro a fronte di entrate pari a 115,677,25 euro, con una perdita per le casse comunali di 111.776,66 euro.

Ora, con 114 iscritti in più (ottenuti grazie al lavoro compiuto dalla nostra associazione) l’amministrazione comunale spende per il “Verdi” 64.000 euro, con un contenimento dei costi del 42%, oltre a sgravarsi di un’infinità di adempimenti amministrativi. Non male, no? Per finire, l’associazione riconosce l’esistenza di ritardi nei pagamenti ai docenti e ai collaboratori, un fatto che purtroppo non riguarda solo la nostra piccola realtà ma anche enti molto più importanti, che sono dovuti a una molteplicità di cause, tra cui le ingenti spese delle utenze e gli elevati costi di gestione.

Si tratta di una questione senza dubbio spiacevole, ma entro certi limiti fisiologica, che abbiamo cercato in ogni modo di mitigare come meglio abbiamo potuto, tra gli infiniti adempimenti che un’associazione come la nostra deve affrontare per portare avanti la propria mission culturale.

In ogni caso, l’unica cosa che possiamo garantirle, signor direttore, è che i debiti verranno integralmente onorati il più presto possibile, come è sempre avvenuto fino a questo momento

Al direttore


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