Giovanni Novara, nato a Cantarana il 28 novembre 1923 da una famiglia contadina, ha recentemente festeggiato il suo centesimo compleanno.
La sua vita è stata segnata da momenti di grande difficoltà e impegno. Durante la Seconda Guerra Mondiale si ammalò di polmonite in prossimità dell'imbarco per Corfù e, dopo l'Armistizio, dovette fare ritorno dal Gran Sasso a piedi con mezzi di fortuna. Nel dopoguerra, una terribile alluvione devastò i suoi terreni a Cantarana, costringendolo a trasferirsi a Torino con la moglie Margherita e i loro tre figli.
A Torino, Giovanni trovò lavoro in una fabbrica chimica, mentre Margherita si occupava della famiglia e svolgeva lavori presso altre famiglie. Negli anni sessanta, Giovanni fu assunto alla Fiat di Mirafiori, ma nel 1969 fece ritorno alla sua amata campagna a Villafranca d'Asti, dove continuò a lavorare come contadino fino a pochi anni fa, dopo il pensionamento avvenuto nel 1973.
La sua vita è stata caratterizzata dal duro lavoro, dal senso della famiglia e della comunità, valori che ha trasmesso ai suoi figli. Attualmente, risiede a Villafranca d'Asti, dove ha festeggiato il suo centesimo compleanno presso il Ristorante della Rosa, in compagnia di tutta la famiglia e delle Associazioni di Croce Rossa e degli Alpini.
All'evento ha partecipato anche la consigliera provinciale e sindaco di Villafranca Anna Macchia, che gli ha consegnato la pergamena di "Patriarca dell'Astigiano" insieme ad alcune pubblicazioni dell'ente. Erano presenti anche il sindaco di Cantarana, Roberta Franco, e l'assessore Delfina Noto, in rappresentanza del Comune di Villafranca d'Asti.