La Giunta comunale ha recentemente deliberato l'installazione di un nuovo impianto di videosorveglianza di videosorveglianza nel quartiere San Fedele, misura già da tempo richiesta dai residenti della zona e dal comitato di quartiere.
Nello specifico si tratta di 2 telecamere OCR e 8 telecamere bullet per un valore di circa 10.755 euro. Gli impianti sorgeranno in via Ticino, via Trilussa, via Sesia, via Badalin e via degli Spalti
Il costo complessivo per la realizzazione dell’infrastruttura è di circa 33mila euro. L'impianto, secondo cronoprogramma, dovrà essere attivo e certificato entro 90 giorni. "Ma contiamo di finire prima" assicura l'assessore Giacomini.
"All'interno dell’ampliamento del sistema comunale di videosorveglianza per il contrasto alla microcriminalità- si legge nella delibera - la citta di Asti ritiene necessario procedere con l’installazione di alcune TLC – sia di contesto che di lettura targhe – nel quartiere di San Fedele. Il relativo studio di fattibilità è stato presentato in Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica e a stretto giro la Questura di Asti ha trasmesso alcune osservazioni per posizionare una telecamera di contesto del lotto previsto".
GIACOMINI: "UN IMPEGNO PRESO E RISPETTATO"
Soddisfazione è stata espressa dall'Assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini: "Era un impegno richiesto dai residenti e sui cui ho dato la mia parola. Anzi, invece delle due richieste, sono riuscito a portarne cinque. Sono telecamere di ultima generazione che diventeranno un valido aiuto per il controllo del quartiere, sia per i roghi di auto segnalati in passato sia- soprattutto in via Ticino- per controllare le corse di auto a forte velocità".
L'assessore torna anche sui recenti sviluppi in materia di sicurezza: "Spesso in Consiglio comunale si è al centro di polemiche sterili, come se tutto dipendesse dall'assessore: non posso di certo mettermi il costume da Superman e andare a sedare le risse. Stiamo procedendo con la progettazione di altri impianti di videosorveglianza, così come su controllo di vicinato. Presto andrà a bando anche il Movicentro, per tornare ad occupare i locali"