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Attualità | 06 dicembre 2023, 11:47

Cgil e Uil : "Presidente Meloni, noi non ci saremo! Alle kermesse nei teatri preferiamo i posti di lavoro"

Dura nota a firma delle sue sigle sindacali sulla visita della premier domani ad Asti

Merphefoto

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Dopo il sit in di protesta annunciato in occasione della visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (leggi QUI), anche la Cgil e la Uil prendono posizione riguardo la giornata di domani.

Gentile Presidente Meloni, Noi non ci saremo!   Non saremo presenti perché a noi interessano i tavoli di trattativa e non le passarelle come quelle che in questi mesi hanno caratterizzato il confronto tra Governo e Sindacati. Momenti in cui non si è discusso di nulla e nulla avete avuto volontà di discutere.   Non ci saremo perché non volgiamo avvallare le politiche di tagli alla Sanità, alla spesa sociale, alla scuola, al fondo disabilità ed a quello alla non autosufficienza che è ciò che lei ha inteso fare con la futura legge finanziaria.   Non ci saremo perché avete deciso di peggiorare la legge Fornero penalizzando i giovani ed i futuri pensionandi. La decisione di rivedere le aliquote pensionistiche penalizza migliaia di lavoratori di sanità, AA.LL. scuola.   Non ci saremo perché, ancora una volta, privilegiate gli evasori avvallando l’idea che chi paga le tasse (i lavoratori dipendenti ed i pensionati) è uno sciocco e chi non le paga è uno scaltro.Non ci saremo perché la vostra riforma fiscale privilegia le fasce più ricche della popolazione.

Non ci saremo perché nulla avete fatto per migliorare le condizioni materiali dei lavoratori e dei pensionati e nulla avete fatto per aumentare i salari e le pensioni.

Infine, non ci saremo perché alle kermesse nei teatri preferiamo i posti di lavoro dove le persone reali campano con 1000,00€ - 1300,00€ al mese e non possono permettersi di andare a teatro.

Però non saremo neanche in piazza a manifestare contro di lei. Lo abbiamo fatto in questi mesi sulle nostre rivendicazioni e non le daremo la soddisfazione di buttarla sul personale, noi contro di Lei non abbiamo nulla, ma le sue politiche penalizzano le donne, i giovani, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, contro quelle politiche noi continueremo a manifestare democraticamente di questo può essere certa.

Redazione


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