Quest'oggi, lunedì 18 dicembre 2023 ad Alba, presso il Palazzo mostre e convegni “Giacomo Morra”, si è svolta l’Assemblea Interprovinciale di Confcooperative Asti-Alessandria contemporaneamente a quella di Confcooperative Cuneo segnando un passaggio epocale: la fusione tra le Unioni dei due territori.
Questo è il punto di partenza di una nuova associazione territoriale più forte nella rappresentanza, nella tutela e nell’erogazione dei servizi a favore delle imprese cooperative per affrontare le sfide dei prossimi anni.
Si chiamerà Confcooperative Piemonte Sud e la presentazione pubblica avverrà a marzo 2024.
Alla guida ci sarà Mario Sacco nella veste di presidente insieme al vice presidente vicario Alessandro Durando, coadiuvati dal direttore Pietro Cavallero.
"Ringrazio di cuore tutti. - ha detto il neo presidente Mario Sacco - "Abbiamo già iniziato nel 2019 con l’unificazione dei servizi fra Asti e Cuneo e ora, entro 60 giorni, questa unione diventa realtà. È stato fatto un consiglio equilibrato e si è lavorato con dedizione ed impegno e ora abbiamo davanti una grande sfida. La Piemonte Sud è una delle cinque unioni più grandi d’Italia. Sta a noi creare una squadra che sia forte anche nella rappresentanza territoriale in cui presentare lo spirito cooperativo".
I componenti del nuovo Consiglio territoriale, in rappresentanza di Asti e Alessandria, saranno: Giovanni Aresca, Federico Arnolfo, Ferdinando Balzarotti, Massimo Barbero, Roberto Basile, Maurizio Bologna, Marì Chiapuzzo, Federica Curcio, Pierluigi Mascarino, Valentina Mazzola, Filippo Mobrici, Claudio Negrino, Stefano Origlia, Filippo Paradiso, Barbara Pastorino, Salvatore Pellitteri, Barbara Penna, Mauro Pusterla, Barbara Rapetto, Monica Strocco, Ferdinando Trisoglio.
I Consiglieri in rappresentanza di Cuneo: Alberto Bianco, Federico Bernini, Alessandro Cane, Mauro Cerrato, Fabrizio Clerico, Lodovico Cogno, Davide Renzo Colombo, Tino Ernesto Cornaglia, Brunella Dalmasso, Elena Fenoglio, Marco Gianti, Roberto Morello, Rosa Oberto, Barbara Pasqua, Gian Piero Porcheddu, Claudio Quaranta, Fabrizio Risso, Elena Saglietti, Paolo Tallone, Francesco Testa, Chiara Vaccari.
415 Cooperative
190.000 soci
Un fatturato di 15 miliardi di Euro
15.000 occupati
Oltre a 8 Banche di Credito Cooperativo, con 140.000 soci, 1.483 occupati e una raccolta diretta di 12 miliardi di Euro
La nuova Unione opererà su un vasto territorio, dal complesso tessuto istituzionale:
3 Province
511 Comuni
3 Prefetture
2 Camere di Commercio
6 tra ASL e Aziende Ospedaliere
10 Consorzi socio assistenziali e Comuni gestori
7 Fondazioni bancarie
8 Gruppi di Azione Locale
“Il progetto di fusione – dichiara il presidente Sacco - nasce dall’esigenza delle singole Associazioni di evolvere verso forme di aggregazione coerenti con le trasformazioni in atto nell’attuale momento storico, a livello economico, sociale, istituzionale e associativo; è inoltre evidente l’esigenza di assumere maggiore visibilità rappresentativa in un contesto territoriale in continua evoluzione, sia sotto il profilo economico, sia sotto i profili politico e sociale, che conduce necessariamente verso processi di accorpamento in strutture unitarie che possano, con modalità maggiormente adeguate alla situazione contingente, fungere da veicolo dei valori e degli interessi fondanti la Cooperazione.
L'operazione è rivolta a perseguire anche ragioni di ordine funzionale, quali la semplificazione amministrativa, la conseguente riduzione dei costi e dei tempi necessari agli adempimenti burocratici, l’adozione di un unico statuto, la possibilità di consolidare in un unico bilancio le attività e le passività degli enti coinvolti e di impiegare le comuni risorse per erogare servizi e sviluppare l’attività di rappresentanza, con risparmio e sinergico miglioramento del funzionamento della struttura."
Queste le parole del Vice Presidente Vicario Alessandro Durando: “È l’avvio di un’esperienza nuova, con cui sviluppare sinergie nei e tra i settori cooperativi per generare un più ampio sviluppo del nostro movimento a vantaggio dei nostri territori sul lato economico e sociale, portando un valore aggiunto alla comunità operosa e della cura delle realtà in cui operiamo”.