Giovedì 8 febbraio, San Damiano ancora una volta si fermerà per porgere un commosso omaggio alla memoria del carabiniere scelto Fernando Stefanizzi, ucciso nel corso di una rapina avvenuta a danno dell’Ufficio Postale del paese l’8 febbraio 1988.
Il programma celebrativo del 36° anniversario si aprirà alle 10 in piazza Libertà, con alcuni momenti istituzionali alla presenza delle autorità civili e militari, seguiti alle 10.40 dalla messa presso la Chiesa di San Giuseppe, concelebrata dal cappellano dell'Arma. Al termine della cerimonia religiosa è in programma un rinfresco per gli ospiti in Sala consiliare.
La tragica mattina dell’8 febbraio 1988
Erano le 12,35 dell'8 febbraio 1988 quando due sconosciuti, armi in pugno e calzamaglia sul viso, fecero irruzione nella piazza, davanti alla Chiesa barocca di San Damiano. Sulla loro auto un terzo complice.
C'era il mercato quel giorno. I due scesi da una Fiesta si diressero verso l' ufficio postale, pieno di persone. "Fermi tutti è una rapina" urlarono, come in un film, purtroppo era una terribile realtà.
Stefanizzi e il comandante Mancuso, in borghese, si precipitarono, Mancuso entrò nell'ufficio. I rapinatori si fecero consegnare 15 milioni di lire e li gettarono in una sacca.
Mancuso provò a seguirli ma fu scoperto e colpito con il calcio di una pistola, i banditi spararono in aria ed è a questo punto che Stefanizzi intervenne gridando, sparando in aria e gettandosi all'inseguimento.
Uno dei banditi si voltò e lo colpì in pieno petto, Mancuso provò ad intervenire, ma venne preso in ostaggio e liberato un'ora dopo, nelle campagne di Chieri, pesto e dolorante.
Fernando Stefanizzi morì in ospedale, ad Asti, poco dopo