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Fotogallery | 28 marzo 2024, 18:24

Serie D Gir.A: croce e delizia Giacchino. Prima fa doppietta, poi lascia i suoi in dieci uomini per una follia.

L’esterno offensivo regala tre punti ai suoi, ma mister Sesia non è contento:” L’espulsione poteva costarci caro, siamo stati fortunati.”

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Lotta tra “galletti” e “leoni” al “Censin Bosia” di Asti. Si affrontano per la 33ª giornata del girone A di Serie D due formazioni a cui non aderiscono perfettamente i significati degli animali presenti nello stemma societario. 

A rivelarsi il vero leone di questo match, e dell’intera stagione giocata fino a questo momento, sono gli astigiani. Biancorossi da ormai diverse gare sempre a ridosso della zona playoff, e pronti a sfruttare eventuali passi falsi delle concorrenti per salire sul treno delle migliori cinque. Chi invece rappresenta l’animale più forte e vigoroso, si ritrova ancora in una situazione non del tutto tranquilla. I playout per non retrocedere in Eccellenza sono solamente ad un punto e le quattro squadre ancora in lotta per sfuggirci non sembrano voler mollare. Entrambe le compagini hanno quindi ambizioni a sufficienza per sperare di scartare l’uovo di Pasqua e trovarci tre punti importantissimi al suo interno.  

Il ventilato pomeriggio astigiano di fine marzo si apre con la “standing-ovation” per il centrocampista biancorosso Andrea Toma che festeggia il centesimo gettone nella massima categoria dilettantistica. Aggiungendosi così al gruppo di senatori nelle file dei “galletti” a quota cento (e più) presenze. 

Sono i “leoni” del Derthona, in classica tenuta nera, a dare il primo giro al pallone,  ricordando con il lutto al braccio l’ex allenatore e dirigente Ambrogio Pelagalli (scomparso negli scorsi giorni), grandioso protagonista della loro storia.  

Spinti dalla voglia di abbandonare le zone calde della classifica, sono proprio gli ospiti ad iniziare forte, trascinati dal loro capitano, numero 10 e giocatore d’esperienza Zdravko Manasiev

È proprio quest’ultimo deciso subito a timbrare il cartellino con il più classico dei gol dell’ex, ma fallisce un rigore in movimento sparando a lato.  

Sprazzi biancorossi sul terreno di casa, ma il Derthona sembra avere le forze necessarie per amministrare il gioco e portarlo sui propri binari.  

Non sembra essere della stessa idea il solito e sempre più decisivo centravanti dell’Asti Diego “Ciccio” Valenti. Il numero 9 recupera un pallone che sembrava ormai perso ai danni di Francesco Todisco, che lo scopre forse con troppa leggerezza. Il pallone di Valenti é preciso a rimorchio per il taglio offensivo di Gabriele Giacchino, che con un gran destro sul primo palo firma quello che non sarà l’unico gol di giornata per lui.  

L’amnesia difensiva del Derthona non fa però perdere la testa agli undici in campo che continuano ad attaccare come prima del gol subito con annessa docca ghiacciata.

Ruggiscono ma non mordono i “leoni”. Nasce qua l’idea di mister Stefano Turi di trasformare la squadra dal 4-2-3-1 al 4-3-3, scegliendo di giocare gli esterni offensivi a piede invertito per puntare al meglio la porta avversaria.  Nonostante ció gli astigiani non si accontentano e, dopo le proteste per un rigore dubbio negato dal direttore di gara, ancora l’autore del primo gol raccoglie un pallone vagante in seguito ad un contrasto tra le linee di centrocampo e difesa avversarie, punta la porta e con una rasoiata in diagonale raddoppia le marcature.  

Non tardano ad arrivare le proteste degli ospiti sul campo e sulle tribune, poiché la sfera poi depositata in porta dal numero 27 astigiano, é stata persa in seguito ad un duro contrasto che ha coinvolto la testa di uno dei giocatori del Derthona e, a loro giudizio, l’arbitro avrebbe dovuto interrompere il gioco per accertarsi delle condizioni del centrocampista in maglia nera.  

Con i “leoni” immobilizzati dallo shock dei due gol subiti Andrea Toma regala l’ultima emozione dei primi 45 minuti, ma il suo cross carico di effetto si stampa sulla traversa. 

Prima frazione di gioco che dopo un giro di lancette di recupero vede i ragazzi di mister Turi, ancora a rischio playout, concludersi sul 2-0 nonostante buone trame di gioco, ma poca cattiveria e astuzia che hanno portato a due scivoloni cruciali. 

Grazie ai piccoli raccattapalle sollevati per aggiustare la rete malconcia che verrà difesa da Riccardo Sattanino, possono iniziare i secondi 45 minuti di gara. 

Il copione (come le formazioni) non cambia. Sempre Manasiev a fare gioco tra le linee, senza però creare pericoli concreti. 

I “leoni” fanno rumore, ma i “galletti” graffiano ancora, questa volta con Daniele Favale che apre il piattone ma spara alle stelle l’occasione per chiudere virtualmente la partita. 

Al 63’ arriva l’episodio che può cambiare le sorti del match da ambo le parti. Sempre protagonista Gabriele Giacchino che, dopo essere diventato “delizia” per i suoi con una doppietta, li lascia in dieci diventando “croce”. Reazione eccessiva dell’esterno offensivo biancorosso dopo una trattenuta alle porte dell’area di rigore di Luca Amaradio (ammonito per il fallo) ai suoi danni e cartellino rosso diretto estratto dal direttore di gara Stefano Calzolari. 

Forti dell’uomo in più i ragazzi di Tortona, con un assetto sempre più offensivo, si stabiliscono costantemente nella metà campo dei padroni di casa alla ricerca del gol che potrebbe riaprire tutto.  

Mister Sesia che invece non mette mano alla panchina e, come rivelato nel post-partita, é soddisfatto di come la squadra si sia coperta nonostante l’ inferiorità numerica. 

Ciò porta però l’Asti a schiacciarsi eccessivamente e ad approfittarne è il miglior marcatore degli alessandrini Luca Amaradio che accende la sua partita, anche se in ritardo, pennellando un sinistro a giro su cui Silvio Brustolin non può arrivare.  

Rischiando di essere ripresi, decidono di coprirsi con un ingabbiante 5-3-1 i “galletti” per gli ultimi minuti di gioco. 

Grazie a forze fresche, tra cui l’attaccante ex Serie A estone Tristan Koskor, entrato per proteggere il pallone con la sua fisicità e far scorrere secondi preziosi, gli astuti e maliziosi biancorossi mettono in ghiaccio la partita. Nulla può il Derthona che dopo cinque minuti di recupero vede svanire una partita che poteva essere addirittura ripresa dopo che il gol di Amaradio sembrava aver regalato ai suoi energie nascoste alla ricerca del pari. 

“Galletti” che con la maliziosità giusta vincono una dura partita, in cui hanno dimostrato il perché della loro ambiziosa posizione di classifica. A decidere, nel bene e nel male la gara, è il classe 2003 Gabriele Giacchino, croce e delizia per i suoi. Sfortunati i “leoni”, che negli ultimi minuti sembravano avere le forze per agguantare il 2-2, ma che forse per poca cattiveria vedono sfumare punti preziosi per mantenere un distacco consistente dalla zona playout. 

IL TABELLINO 

ASTI-DERTHONA 2-1

19’, 42’ Giacchino (A), 82’ Amaradio (D)

ASTI (4-3-3): Brustolin, Gjura, Toma(86’ Plado), Valenti (89’ Koskor), Picone, Chianese, Giacchino, Della Giovanna, Azizi, Ghiardelli, Favale (82’ Darini). 

A disposizione: Dosio, Meloni, Darini, Padovan, Plado, Koskor, Filipi, Nobile, Mazzucco. 

Allenatore: Marco Sesia 

DERTHONA (4-2-3-1): Sattanino, La Cava (77’ Taverna), Procopio, Marchetti, Tambussi, Todisco, Amaradio, Toniato, Gueye(85’ Robotti), Manasiev, Gulli. 

A disposizione: Ciquera, Dall’Olio, Vultaggio, Nani, Tocila, Robotti, Barisone, Sacca, Taverna. 

Allenatore: Stefano Turi

TERNA ARBITRALE:  Arbitro: Stefano Calzolari (Albenga). 

1º assistente: Federico Monardo (Bergamo). 

2º assistente: Cristiano Annoni (Como)

AMMONITI: 36’ Marchetti, 45’ Picone, 48’ Gulli, 63’ Amaradio

ESPULSI: 63’ Giacchino

RECUPERO: 1’ (pt), 5’ (st)

Riccardo Bracco

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