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Economia e lavoro | 01 aprile 2024, 12:28

L'Inps conferma le principali misure della legge di bilancio: confermata la decontribuzione per le lavoratrici madri

Tra queste la riduzione del cuneo contributivo e le nuove misure fiscali per il welfare aziendale

L'Inps conferma le principali misure della legge di bilancio: confermata la decontribuzione per le lavoratrici madri

Riduzione del cuneo contributivo 

Confermato nella Legge di Bilancio 2024 l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti. La misura, introdotta dalla legge di bilancio 2022 e modificata nel 2023 dal Decreto Lavoro, è stata riconosciuta in via eccezionale per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente pubblico e privato (esclusi i rapporti di lavoro domestico). L'esonero contributivo, del 7% per i redditi fino a 25.000 euro e del 6% per quelli fino a 35.000, euro si applica ai lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico, ad esclusione dei lavoratori domestici. 

Decontribuzione per le lavoratrici madri 

Sostenere l’occupazione femminile attraverso un incentivo per le aziende: è l’obiettivo della “Decontribuzione per le lavoratrici madri di tre o più figli”. La misura ha una durata triennale, nel periodo compreso tra 1° gennaio 2024 e 31 dicembre 2026. L’esonero da contribuzione è totale, entro il limite di 3mila euro annui e spetta fino al mese di compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo. È stata introdotta poi una misura sperimentale, solo per il 2024, dedicata alle madri con due figli; spetta fino al mese di compimento del decimo anno del figlio più piccolo e nel 2024 riguarda circa 570 mila donne nel 2024, per un importo pari a 500 milioni di euro. 

Nuove misure fiscali per il welfare aziendale 

Sempre in tema di lavoro e di supporto all’impiego, la Legge di Bilancio introduce anche due nuove misure fiscali per il welfare aziendale. Solo per il 2024 sono previsti l’innalzamento della soglia dell’esenzione dei Fringe Benefits e la riduzione dell’aliquota generata dai premi di produttività. La soglia di esenzione fiscale dei Fringe Benefits, beni ceduti e servizi prestati al lavoratore dal datore di lavoro, viene alzata per tutti i lavoratori dipendenti a 1000 euro, anziché 258,23. Il tetto massimo è fissato a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Tra i beni e i servizi ceduti che non concorrono alla formazione del reddito, rientrano anche le somme erogate o rimborsate agli stessi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento: delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica, del gas naturale e delle utenze per l’affitto della prima casa. 

Viene confermata poi la riduzione dal 10% al 5% della tassazione agevolata per i premi di risultato erogati nel 2024. L’imposta sostitutiva sulle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato (con reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro) è ridotta entro il limite di 3mila euro lordi.

Redazione

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