Nell'Aula della Camera è stato approvato con 172 si, 46 no e 65 astenuti il testo unificato delle proposte di legge che puntano a dichiarare 'monumento nazionale' i teatri italiani.
Il provvedimento, che contiene un elenco di 408 teatri ed è stato sostanzialmente riscritto con due emendamenti presentati dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone, passa ora al Senato.
Nel testo appena approvato, oltre ad un nuovo elenco di 408 teatri (rispetto ai 46 originari), che meriterebbero il riconoscimento di 'monumento nazionale', si prevede che possano comunque essere dichiarati tali, "i teatri la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni" o quelli "la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico". Hanno diritto al riconoscimento anche quei teatri "il cui edificio" sia stato riconosciuto di "interesse culturale".
Tra questi anche il Teatro Alfieri di Asti che racchiude una storia prestigiosa. Soddisfazione è stata espressa dai parlamentari astigiani, Marcello Coppo (FdI) e Andrea Giaccone (Lega).
"Tra i requisiti, prevediamo che siano dichiarati monumenti nazionali quei teatri la cui edificazione risalga ad almeno cento anni, la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico, o che l’immobile sia stato dichiarato di interesse culturale. Il nostro Teatro Alfieri rientra a pieno titolo in questi criteri", spiegano Coppo e Giaccone.
I deputati astigiani esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto: "Questa importante approvazione rappresenta un grande passo in avanti nella difesa e valorizzazione della nostra cultura. È un risultato straordinario, un riconoscimento di cui andiamo fieri ed orgogliosi", "un risultato, sottolinea Andrea Giaccone, reso possibile, grazie al buon lavoro di sinergia che stiamo portando avanti, con Marcello per tutelare gli interessi del nostro territorio. La legge sui teatri non solo preserva il patrimonio storico-artistico del paese ma rafforza anche il ruolo cruciale che la cultura gioca nella costruzione dell'identità nazionale e nel mantenimento del tessuto sociale".