Ad un anno dall' ordine del giorno su via Allende votato dal Consiglio comunale, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia (Uniti si può) e Mario Malandrone (Ambiente Asti), con una nota vogliono puntare un faro sull'emergenza abitativa.
" Sono ormai 15 anni che le associazioni hanno segnalato la risorsa di via Allende e molti di più sono passati dal suo non utilizzo - scrivono -. Uno spiraglio si è visto nel mettere nero su bianco l' impegno a concludere la vicenda in un ordine del giorno votato in Comune un anno fa. Ma da quel giorno quali passi per restituire alla collettività , alla problematica abitativa lo stabile"?
A detta dei consiglieri non sarebbe stato fatto nessun passo in avanti "Così come nei sei anno precedenti, un tentativo iniziato e un' interlocuzione invece nei 5 anni precedenti. E allora si tratta di impossibilità o di non mettere il tema abitativo al primo posto ? Sono praticamente 0 i nuovi alloggi di edilizia popolare recuperati o realizzati negli ultimi 6 anni, si è sempre parlato degli stabili di via Ungaretti ma anche in quel caso la progettazione sul Pinqua è stata insufficiente e non è stato finanziato il progetto".
"Via Allende - concludono i consiglieri - meriterebbe lo stesso impegno che si mette nelle visite istituzionali , nei viaggi , nelle trattative per strade poco utili. L' emergenza abitativa bussa alle porte del comune , con le problematiche di morosità , con l impoverimento della popolazione e con gli sfratti crescenti in città . Ma pare non essere una priorità . Si biasimarono le occupazioni, ma tramite quelle per 10 anni 6 famiglie ebbero un tetto. Gli operatori, il settore sociale del Comune devono affrontare una crescente emergenza abitativa con zero risorse. L' attuale Amministrazione Comunale dal punto di vista politico, invece sulla vicenda e sulle risorse abitative dorme un sonno profondo".
Allegato il vecchio ordine del giorno