Il Museo Alfieriano di Asti ha recentemente ampliato la sua collezione con un’acquisizione significativa: il manoscritto “Ferrero Ventimiglia”, contenente i trattati politici di Vittorio Alfieri.
Il documento, risalente al 1789, è stato presentato dal presidente della Fondazione Centro di Studi Alfieriani, Enrico Mattioda, e dal presidente delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Asti e Asti Musei, Mario Sacco.
Il prezioso manoscritto, che verrà esposto in una teca appositamente progettata per la sua conservazione, è stato descritto come un’opera fondamentale per comprendere l’evoluzione del pensiero politico di Alfieri verso la democrazia.
La bozza, dettata a Parigi da Alfieri al suo segretario Gaetano Polidori, differisce notevolmente dalla versione finale, che include annotazioni e modifiche autografe dell’autore, nonché riflessioni sulla Rivoluzione francese.
Questa nuova aggiunta al museo astigiano è stata acquistata in tempo per la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prevista per il 23 maggio, cui il manoscritto verrà mostrato prima di venir riposto nella teca.
Il manoscritto, un volume di 375 pagine rilegato in cuoio verde, è diviso in tre sezioni e arricchisce ulteriormente la rete museale della città, insieme ad altri cimeli di Alfieri precedentemente acquisiti dalla Fondazione CrAsti.