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Scuola | 31 maggio 2024, 07:41

La voce ... Delle scuole: l'Artom in tribunale per il progetto con la Camera Penale. Il Magmax raccontato dagli studenti del Vercelli

Emozioni e ricordi nella giornata delle borse di studio in memoria di studenti scomparsi. Green game al Pellati di Nizza

I ragazzi dello Scientifico

I ragazzi dello Scientifico

L'Artom in tribunale per assistere a un processo 

Studenti e studentesse delle classi 4 e 5 AC ieri mattina hanno seguito le udienze al tribunale di Asti a conclusione del progetto di cittadinanza con la Camera Penale Vittorio Chiusano. 

Al termine i saluti del Presidente  Dott Paolo Rampini. Gli studenti  e i docenti partecipanti hanno ricevuto in dono pubblicazioni  sul giusto processo.

Dal Liceo al Museo: il Magmax raccontato dagli studenti del Vercelli

Raccontare il Magmax, con uno spot, attraverso gli occhi dei giovani: è il progetto, prossimo alla conclusione, che quattro studenti del Liceo Scientifico Vercelli presenteranno all'esame di maturità.

Nel frattempo un quinto ragazzo, anche lui dell'istituto diretto dalla professoressa Cristina Trotta, è impegnato nel riordino della collezione mineralogica e geologica della scuola sotto la guida di Massimo Umberto Tomalino, fondatore del Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte Mineraria, Cristallografia situato nella Torre Quartero di via Roero.

Due belle esperienze maturate attraverso il PCTO, ex alternanza scuola-lavoro, e una sfida, in particolare, per Sebastiano Bacci (5A), Carlo Cinquerrui (5SC), Alessandro Gentile e Lorenzo Perna (5SB) lasciati liberi di ideare, filmare e montare il corto sul Magmax scegliendo, in autonomia, anche lo stile narrativo. Hanno lavorato per alcuni mesi e, ora che il lavoro sta terminando, hanno definito il titolo, "Occhio alla Terra", e la durata (5 minuti).

"Dopo una breve spiegazione su cos'è il Magmax - racconta Tomalino - i ragazzi sono rimasti per un po' di tempo da soli nel Museo e hanno scelto l'oggetto che avrebbe fatto da filo conduttore dello spot: la riproduzione di un pugnale atzeco, con l'impugnatura di smeraldite e la lama di ossidiana, acquistato anni fa da un antiquario francese. Alle riprese interne si sono alternate quelle esterne, in un bosco, per sviluppare la relazione tra l'oggetto museale e l'ambiente naturale".

Lo svolgimento del PCTO nel museo di mineralogia più piccolo d'Italia (una sola stanza popolata da migliaia di oggetti, documenti storici e attrezzature scientifiche) ha permesso ai giovani di coltivare la loro passione per la cinematografia e la fotografia che, dopo la Maturità, porterà alcuni di loro su indirizzi universitari appositamente dedicati.

Da alcuni mesi, intanto, Giosuè Gosetti (3SC) impegna le ore del percorso formativo riordinando e catalogando con Tomalino campioni di minerali, rocce grezze e lastrine conservati sugli scaffali dell'Aula di Chimica: trecento i pezzi da risistemare, di cui la metà già ricomposta.

Le due esperienze scolastiche, di 30 ore ciascuna, tutor la professoressa di Scienze Pierpaola Laustra, hanno incontrano la soddisfazione del Magmax: "Ricevere e seguire i ragazzi - conferma Tomalino - è stato entusiasmante, la riprova che le Scienze della Terra incontrano pienamente l'attenzione dei giovani se raccontate anche con spunti inediti e particolari, come siamo abituati a fare al Museo".

Dopo la presentazione all'esame di maturità, lo spot "Occhio alla Terra" sarà visibile sul sito web astimagmax.it, mentre verrà proiettato in Sala Pastrone, con ingresso libero, il 29 novembre all'evento del Magmax "Vesuvio Verace e Vari Vulcani" nell'ambito di Asti Film Festival promosso dal Circolo Cinematografico Vertigo.

Finalissima del "Green Game", nono posto nazionale per il "Pellati" di Nizza Monferrato

Si è conclusa con grande successo l’undicesima edizione del Green Game, il progetto didattico promosso dai Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi organici (BIOREPACK), in alluminio (CIAL), carta e cartone (COMIECO), plastica (COREPLA), vetro (COREVE) e acciaio (RICREA) che ha raggiunto il suo culmine con una spettacolare ed emozionante Finalissima. 

Oltre 100 Istituti Secondari di II grado provenienti da tutta Italia si sono sfidati mettendo in campo le migliori classi che, da ottobre a febbraio, hanno superato brillantemente l’eliminatoria.

Campioni d’Italia Green Game 2024 sono i ragazzi e le ragazze della 2^A dell'I.I.S. "Bernalda Ferrandina" di Ferrandina (MT) che hanno trionfato meritando appieno il titolo di campioni d'Italia. Il loro straordinario risultato è segno di una preparazione impeccabile e di un impegno costante.

Hanno conquistato il secondo posto, gli studenti della 2^E del Liceo Statale "Giandomenico Cassini" di Sanremo (IM), mentre la medaglia di bronzo è stata assegnata alla 2^B dell'I.I.S. "G. Peano” di Marsico Nuovo (PZ).

Per Asti hanno partecipato alla competizione nazionale i ragazzi dell’IIS “Pellati” di Nizza Monferrato ottenendo il 9^ posto con la classe 2AL nella classifica nazionale. Ottimo piazzamento anche per la classe 2DL dello stesso istituto.

Consegnata la borsa di studio intitolata a Teresa Rosmino Bonvicino

Dal 2005 ad oggi la Borsa di studio intitolata a Teresa Rosmino Bonvicino è diventata parte integrante della scuola primaria di Calliano. Ogni anno il dottor Albertolomeo Bonvicino mette a disposizione della scuola 500 euro per il miglior tema di classe quinta. Quest'anno la festa di premiazione ha coinciso con la data della scomparsa dell'amata mamma e assume, per questo, un significato anche affettivo oltre che di riconoscimento al merito.

Gli interventi delle autorità, a partire dal dirigente scolastico dottor Ferruccio Accornero, del sindaco e del parroco di Calliano sono stati tutti significativi, ma più incisivo è stato proprio quello del dottor Bonvicino che ha ribadito l'importanza dell'ascensore sociale dato dalla cultura. Cultura come motore dell'ascensore sociale e di quanto importante sia studiare e prepararsi per il prosieguo non solo del percorso di studio, ma anche di vita.

Dopo le esibizioni musicali e canore della classe quinta accompagnata da tutti gli alunni della scuola, magistralmente coordinate dalla professoressa Daniela Azzolina, la parola è passata alle commissarie d'esame architetto Patrizia Brignolo, responsabile della sicurezza in moltissime scuole della provincia di Asti e scrittrice di valore di libri per ragazzi e adulti e alla professoressa Maria Rita Laio docente di rilievo dell'Istituto comprensivo di Moncalvo.

A leggere la dedica sull'attestato di merito e a pronunciare il nome del vincitore è stato il dottor Bonvicino che, con emozione, ha chiamato sul palco Manuel Monti.

Emozioni e ricordi all'Artom nella giornata delle borse di studio in memoria di studenti scomparsi

L’emozione non ha voce, forse banale ma efficace per esprimere il sentire di molti presenti alla consegna delle borse di studio e all’intitolazione di tre laboratori all’istituto Artom, ieri pomeriggio, lunedì 27 maggio. Per prime sono state consegnate quattro borse di studio volute dalla famiglia di Jacopo Gallo: Valerio Berruti classe IV AI, compagno di banco e complementare per carattere a Jacopo, Mattia Romoli classe V AI, Umberto Cepeda classe VBI e Riccardo Testa classe V BM. Ognuno di questi ragazzi si è distinto durante il proprio percorso scolastico per il modo generoso e attento nei confronti di compagni e professori. 

Ognuno di loro è stato presentato ai famigliari di Jacopo e ai presenti all’evento da uno dei loro insegnanti che ne ha messo in luce le caratteristiche peculiari e alla base del riconoscimento ricevuto. Inoltre, come richiesto dalla famiglia di Jacopo, i nomi dei possibili candidati alle borse sono stati avanzati proprio dai compagni di classe, i docenti si sono poi limitati a considerare e avallare le proposte loro arrivate. 

Il desiderio della famiglia è chiaro: queste borse di studio ricordano il modo genuino di essere di Jacopo in famiglia, con gli amici e a scuola. I compagni di classe hanno presentato il sito-progetto Per sempre racing da loro creato, gestito e presto attivo in rete volto a tenere vivo il ricordo di Jacopo. È una pagina ben costruita, dipinta di blu, colore preferito di Jacopo, in cui si parla di lui, del suo modo di essere in famiglia, con gli amici o anche a scuola. È una pagina che racconta di desideri, di passioni e di sogni che anche in questo modo i suoi compagni vogliono far continuare a brillare.

Stefan Saviki classe IV CI ha invece ricevuto il premio borsa di studio Civitate: alla presenza dei familiari di Edoardo Civitate, dei suoi docenti e di molti studenti, è stata consegnato questo premio voluto dai familiari dopo la scomparsa di Edoardo, avvenuta nove anni fa. Questo premio è rivolto a studenti che, nonostante situazioni difficili, hanno saputo raggiungere obiettivi scolastici e di maturazione personale degni di nota. Tale obiettivo, come precisato dai suoi insegnanti, è stato pienamente raggiunto da Stefan durante il suo percorso di studi.

Durante il pomeriggio sono poi stati ribattezzati tre ambienti: il laboratorio INFO 4 dedicato a Jacopo e che lui stesso ha usato spesso con la sua classe, e il laboratorio INFO 5, dedicato a Edoardo, entrambi al quarto piano. Infine è stato intitolato il locale, adiacente alla palestra grande e finora ricordato come ex-saldatura, al prof. Mario Lavagnino, ex studente dell’Istituto e poi docente, mancato lo scorso 28 febbraio. Si tratta di un laboratorio creativo in cui gli studenti trascorreranno il proprio tempo insieme a compagni e docenti in attività scolastiche o extra-scolastiche volte allo sviluppo delle proprie passioni o idee. 

Qui sin d’ora si svolgono le prove della Compagnia delle emozioni o della Band d’Istituto, qui si è svolto l’ultimo Collegio dei Docenti, qui gli studenti possono studiare al pomeriggio. Un laboratorio dinamico, pronto ad accogliere attività diverse e svariate, che sarebbe piaciuto moltissimo allo spirito curioso e vivace di Mario.

Il Dirigente, presente in ognuno dei momenti vissuti nel pomeriggio, ha ringraziato le famiglie di Jacopo, Edoardo e del professor Mario Lavagnino per la loro presenza e per il contributo dato alla crescita degli studenti dell’Istituto. Le borse di studio e i luoghi che portano i loro nomi serviranno a ricordarli e a far crescere all’insegna della generosità, dell’impegno e della curiosità gli studenti e le studentesse che ora e in futuro animano e animeranno i corridoi e le aule dell’Istituto. 

“Una giornata ricca di forti emozioni, emozionante per quanto ricordato - ha affermato il dirigente Franco Calcagno - Difficile resistere alla tristezza, alla mestizia. Speriamo che questi piccoli gesti possano aiutare i ragazzi e le famiglie a rielaborare il lutto, a trasformare il dolore di oggi in un ricordo interiore forte, domani”.

Il Castigliano ha organizzato la sfilata “Il secolo della seduzione: il Settecento di Alfieri e Casanova”

Quarantadue modelli e modelle che sfilano con abiti interamente progettati e realizzati da loro, ispirandosi alla moda del Settecento, nella suggestiva cornice del Giardino Guglielminetti, a Palazzo Alfieri. Si è svolta domenica sera la sfilata di fine anno del corso Made in Italy – Moda e Abbigliamento dell’IIS Castigliano di Asti, organizzata da docenti e tecnici del dipartimento di Moda (Antonella Marietta, Sara Scapparino, Cinzia Savina, Giulia Soragni, Evelyn Germano, Patrizia Dominese, Natalia Iarema) con la collaborazione con la Fondazione Asti Musei e il supporto tecnico di Elettra Service.

Dopo il successo delle due edizioni precedenti dedicate al Palio e alla Paleontologia, quest’anno la sfilata finale è stata ispirata a uno dei personaggi più importanti del patrimonio culturale astigiano: “Il secolo della seduzione. Il Settecento di Alfieri e Casanova”. A presentare i docenti Francesco Carriero e Chiara Cuniberti, mentre gli spettacolari trucchi e acconciature sono stati curati da allievi e docenti del corso per parrucchiere e operatore del benessere dell’APRO Formazione di Canelli.

Tra gli abiti più spettacolari, affascinanti e camaleontici, ci sono state ali di farfalla, sottogonna illuminati e motorizzati, maschere da ballo, mantelli con lunghi strascichi e hijab integrati. Una sfilata che ha fatto interagire sapienza artigianale e artistica con le più moderne tecnologie illuminotecniche, onorando Palazzo Alfieri e sottolineando ancora una volta quanto un gruppo di docenti che collabora trasversalmente si un’importante fonte di opportunità didattiche e lavorative per gli e le studenti.

“Il Settecento è stata un’epoca di cambiamenti e rivoluzioni che hanno influenzato anche la moda e il costume – ha spiegato la professoressa Antonella Marietta – Era molto forte l’interesse per il gusto orientaleggiante e l’arte esotica, che ha prodotto nuove manifatture e tessuti pregiati come broccati, damascati, crinoline. I costumi teatrali e i balli in maschera hanno influenzato lo stile di questo secolo, che ha superato poi le barriere del tempo, visto che periodicamente viene ripreso da importanti stilisti come Dior o Dolce e Gabbana che si sono ispirati al Rococò. Noi siamo partiti dallo studio del costume storico per arrivare a contaminazioni contemporanee, rivisitando per esempio gli ampi sottogonna paniére o declinando al femminile capi tipicamente maschili, per mescolare passato e presente guardando con creatività al futuro e alle opportunità tecnologiche che ci offre”.

Il processo creativo per la progettazione e la realizzazione degli abiti ispirati ai costumi settecenteschi e alle opere di due grandi viaggiatori e seduttori come Alfieri e Casanova, infatti, è iniziato con una serie di visite guidate al Museo di Palazzo Alfieri e alle collezioni di Palazzo Mazzetti, in collaborazione con la dott.ssa Carla Forno della Fondazione Centro Studi Alfieriani e del dott. Andrea Rocco della Fondazione Asti Musei. Le classi del triennio si sono inoltre recate in viaggio di istruzione sui luoghi di Alfieri e Casanova a Venezia (con visita al Museo Mocenigo e al Museo Fortuny).

Il progetto ha ottenuto un finanziamento della Regione Piemonte per la celebrazione della prima Giornata nazionale del Made in Italy, con un contributo di 5000€ che ha permesso di realizzare un video ambientato nelle stanze di Palazzo Alfieri, realizzato dalla professoressa Valentina Salasco, e un video di backstage. A interpretare un moderno Vittorio Alfieri e una giovane Contessa d’Albany sono stati gli studenti Alessandro Barone e Andreola Suli.

Particolarmente apprezzati dal pubblico e salutati con grandi applausi, gli intermezzi musicali settecenteschi del duo di musica da camera formato da Andrea Bertino (violino) e Simona Scarrone (flauto), oltre alle musiche “moderne” della sfilata, coordinate ad abiti e luci, a cura della professoressa Paola Gaballo.

Successo e riconoscimenti per gli allievi meritevoli dell'Istituto d'Istruzione Superiore Vittorio Alfieri di Asti

Il 28 maggio alle ore 20, nella splendida cornice del Teatro Alfieri di Asti, alla presenza del Sindaco della città di Asti Maurizio Rasero, dell’Assessore all’Istruzione Loretta Bologna, dell’Assessore alle Politiche Sociali Eleonora Zollo e della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte Laura Bergonzi, si è tenuta la cerimonia di premiazione degli allievi meritevoli dell'Istituto d'Istruzione Superiore Vittorio Alfieri. L'evento, coordinato dalla Dirigente Scolastica Maria Stella Perrone, ha visto la partecipazione entusiasta di studenti, docenti e genitori per celebrare l'eccellenza scolastica e artistica dei giovani talenti dell'Istituto.

Durante la cerimonia i tre plessi che compongono l'Istituto Vittorio Alfieri – il Liceo Artistico Benedetto Alfieri, l’Istituto Professionale Quintino Sella e il Liceo Classico Vittorio Alfieri – hanno premiato gli studenti più meritevoli, riconoscendo il loro impegno e le loro conquiste con un contributo economico significativo. Ogni studente premiato, uno per ogni classe, ha ricevuto dalle mani della DSGA dell’Istituto, dott.ssa Maria Teresa Di Matteo e dal Presidente del Consiglio di Istituto, avv. Riccardo Marinetti, un attestato del conferimento di una borsa di studio di 200 €, mentre l'allievo più meritevole di ciascuna delle tre sezioni è stato premiato con un riconoscimento di 400 €. In particolare la studentessa più meritevole del Liceo Artistico è risultata NONANTA Silvia, per l’Istituto Professionale VALENTE Chiara, per il Liceo Classico lo studente con la media più alta è stato REBUFFO Mattia.

Un momento particolarmente emozionante della cerimonia è stato il riconoscimento speciale a Michele Sabetta, allievo della classe seconda B del Liceo Artistico di Asti. Michele infatti, a soli 15 anni, ha scritto un libro in memoria della sua nonna, dimostrando una maturità e una sensibilità straordinarie per la sua età. La sua opera è stata accolta con grande entusiasmo ed è stata presentata al prestigioso Salone del Libro di Torino il 10 maggio 2024.

L'istituto, attraverso questi riconoscimenti, dimostra il suo continuo impegno nel supportare e valorizzare i giovani talenti, preparando le future generazioni a un successo duraturo.

La serata è proseguita con la consegna da parte dei referenti del FAI Donatella Gnetti e Antonio Adinolfi degli attestati di partecipazione all’esperienza di PCTO che ha coinvolto ventinove studenti frequentanti i tre plessi del nostro Istituto, i quali, nel corso delle giornate di Primavera del FAI, previa una formazione da parte dei referenti e di alcuni docenti, hanno vestito i panni di Aspiranti Ciceroni, guidando i visitatori alla scoperta dei gioielli della nostra città, in particolare Palazzo Zoia e i Palazzi di Canton del Santo. Hanno ricevuto gli attestati gli studenti Lucrezia Contento, Arianna Barberis, Vittoria Pero per il Liceo Classico, accompagnate dal prof. Andrea Varaldo; Chiara Celhema per l'Istituto Professionale, accompagnata dalla prof.ssa Antonietta Galanzino; Clotilde Barcellona, Erica Cazzola e Camilla Vurchio per il Liceo Artistico, accompagnate dalla prof.ssa Gianna Gandini.

Infine sono saliti sul palco, in rappresentanza della Fondazione Telethon Asti, la volontaria Cesarina Perrone e il coordinatore provinciale Renato Dutto portando, con l’aiuto di alcuni studenti, uno striscione che testimonia la cifra raccolta nelle tre scuole dai banchetti realizzati nel corso dell’anno per la vendita di cuori di cioccolato e biscotti il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Telethon: ancora una volta testimonianza della sensibilità del nostro Istituto in tutte le sue componenti per la solidarietà che è la cornice entro cui tutta la serata ha avuto luogo. Infatti i proventi derivati dalla vendita dei biglietti sono stati interamente devoluti alla Fondazione Progetto Sarah, rappresentata sul palco dal prof. Giancosimo Delvecchio che ha ringraziato la Dirigente, i docenti, gli studenti e le loro famiglie per aver aiutato a sostenere con il loro contributo l’accesso all’istruzione di un bambino in Madagascar.

Redazione

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