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Attualità | 14 agosto 2024, 19:27

Asti Pride: dopo più di un mese continua la "shitstorm" sui social

In questi ultimi giorni tanto sostegno ma tanti insulti. Avviate azioni legali

Un'immagine da Asti Pride (MerfePhoto)

Un'immagine da Asti Pride (MerfePhoto)

Non si placa la tempesta d'odio social contro Asti Pride a un mese dalla festa che ha portato in corteo migliaia di persone e, mentre l'associazione Non una di meno ha aperto una casella email (osservatorianudmasti@gmail.com) per raccogliere segnalazioni di violenze e discriminazioni, offrendo ascolto e supporto, sui social continuano gli insulti.

"Dei circa 3.000 commenti ricevuti in questi giorni, tanti messaggi di sostegno ma anche tantissimi insulti che arrivano per la quasi totalità da profili di utenti che non vivono nella nostra città - scrive Asti Pride -.  Alcuni di questi, talmente ossessionati dal commentare ogni nostro post, ci hanno addirittura contattato in privato lamentandosi di aver vinto il badge Facebook come ‘fan più attivi della pagina’. Le nostre più sentite congratulazioni".

Intanto sono stati avviati osservatori sull’hate speech e consultati legali per valutare i possibili procedimenti per contrastare ogni forma di discriminazione e incitamento all’odio.

"Come associazione promotrice del rispetto, della pace e della libertà individuale, sentiamo di dover bloccare ed eliminare i commenti di chi non rispetta i valori e i principi condivisi dal nostro stesso statuto, rimarcano gli organizzatori di Asti Pride. Non vogliamo che questa pagina diventi un contenitore di tante brutture e tanta violenza, e che ognun* possa sentirsi liber* di esprimere la propria opinione senza ricevere ingiustificati attacchi personali. Ci metteremo del tempo, i commenti sono tanti, ma faremo tornare questo spazio un luogo più sicuro e accogliente, come lo è sempre stato".

Betty Martinelli

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