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Economia e lavoro | 01 ottobre 2024, 17:01

Il fascino dei Caffè Storici del Piemonte a Terra Madre

Il fascino e la realtà culturale che affascina turisti e residenti

Il fascino dei Caffè Storici del Piemonte a Terra Madre

L’Associazione dei Caffè Storici di Torino e del Piemonte è stata protagonista di un partecipato incontro nei giorni scorsi, nell’ambito della manifestazione internazionale dedicata al Food, Terra Madre.

Ospiti nello stand della Camera di Commercio di Torino, l’appuntamento è stata l’occasione per raccontare il suggestivo fascino dei Caffè Storici: una realtà culturale che affascina turisti e residenti, dove è possibile immergersi in ambienti curati, custodi di antiche memorie, ma anche di tradizioni gastronomiche che sono eccellenza, tradizione e tipicità.

In rappresentanza dei 20 Caffè Storici iscritti all’omonima associazione piemontese, si sono ritrovati davanti l’interessata platea di Terra Madre, Edoardo Cavagnino, presidente dell’Associazione Caffè Storici e titolare del Caffè - Gelateria Pepino (1884), Fulvio Griffa del Caffè Elena (1889), Claudia Carità di The Tea - Torrefazione Moderna (1892), Michela Lertora della Pasticceria Bonfante di Chivasso (1922) e Francesco Roletti della Pasticceria Roletti (1896) di San Giorgio Canavese.

Non siamo solo musei, ma siamo storia che rivive nella quotidianità, tradizione che si rinnova ogni giorno per residenti e turisti - ha dichiarato Edoardo Cavagnino - L’Associazione è nata per un’esigenza primaria, quella di conoscerci e confrontarci, e da lì è partita la voglia di fare squadra per fare cultura, tutela e promozione. In Piemonte abbiamo raccolto l’adesione ad oggi di 20 locali, equamente divisi tra città di Torino e il resto della regione e auspichiamo che altri se ne aggiungano, perché solo uniti possiamo far conoscere e capire l’importanza dei Caffè Storici e ambire al riconoscimento di Patrimonio Culturale Immateriale Unesco”.

Facciamo anche parte di un più grande progetto europeo – ha sottolineato Fulvio Griffa – riconosciuto dal Consiglio d’Europa come uno degli Itinerari Culturali. A livello locale invece, la nostra Associazione ha promosso la legge regionale per la tutela dei Caffè Storici a cui si sta ispirando il Ministero della Cultura per una legge nazionale. Essere riconosciuti come Patrimonio Immateriale dell’Umanità sarebbe davvero un grande risultato, anche perché è ormai accertato che i turisti che arrivano in Europa cercano di visitare per primi i siti Unesco”. Griffa ha concluso invitando tutti venerdì 4 ottobre al Caffè Elena per festeggiare un importante compleanno: i 135 anni del locale di piazza Vittorio.

I partecipanti all’evento hanno potuto degustare alcuni prodotti proposti dai Caffè Storici: Claudia Carità di The Tea ha proposto una bevanda ricavata da un’antica ricetta del 1850 di Giovanni Velardi, capo cuoco alla corte dei Savoia. Un tea-punch a base di tè verde, arancia, limone e zucchero, sottolineando la modernità di Casa Savoia in cui già in quel tempo il tè verde era in uso.

Bonfante ha proposto gli iconici Nocciolini di Chivasso, rigorosamente prodotti con ingredienti semplici ma di altissima qualità: Nocciole Piemonte IGP, zucchero e bianco d’uovo. Mettendo in evidenza la versatilità del “dessert più piccolo del mondo”. È infatti un ottimo fine pasto, adatto ad accompagnare il caffè, ma trova posto anche nella merenda degli sportivi per il suo valore proteico e per il contenuto energetico immediato.

La Pasticceria Roletti di San Giorgio Canavese ha messo in degustazione il suo biscotto più iconico: il Biscotto della Duchessa. La tradizione vuole che la Duchessa di Pistoia, Lidia d’Arenberg, ospite nel castello di Agliè, usasse andare a San Giorgio Canavese per acquistare “le Duchesse da Roletti”.

Grande apprezzamento per due pasticcini che fanno parte della tradizione piemontese le Paste di Meliga della pasticceria Grigolon di Mondovì e i Garessini della pasticceria Cagna di Garessio. Ambedue sono frutto dell’ingegno sollecitato dalla crisi delle materie prime, quella del frumento per le paste di meliga e quella del cacao per i garessini.

Le Paste di Meliga, che nel monregalese sono una vera e propria istituzione, sono prodotte con farina di mais ottofile e ingredienti selezionati. I produttori sono riuniti in consorzio e dal 2000, le loro paste di meliga, sono diventate presidio Slow Food.

I Garessini – inventati della pasticceria Cagna e divenuti dolce tipico di un intero paese – sono biscotti a base di nocciole e cacao: l’aggiunta di nocciole fu introdotta, come avvenne per il Gianduiotto, per sopperire alla carenza di cacao. Leggermente croccanti all’esterno e morbidi all’interno, sono biscotti dal sapore raffinato e goloso, frutto di una ricetta segreta che si tramanda di generazione in generazione solo all’interno della famiglia Cagna. Ogni garessino è speciale perché viene fatto esclusivamente a mano.

I Caffè Storici sono quindi custodi della vita passata tra le loro mura, fatta anche da personaggi che hanno lasciato un segno nella storia, nella letteratura o nelle arti in generale. Ma sono anche luoghi dove sono nati prodotti iconici, vere eccellenze del nostro patrimonio enogastronomico. Ricordiamo il successo planetario del gelato su stecco ricoperto (il Pinguino di Pepino), del tramezzino nato da Mulassano o del Vermouth di Torino, perfezionato al Caffè Elena, solo per citarne qualcuno. Una delle caratteristiche dei Caffè Storici è che mantengono un altissimo livello qualitativo, tanto nei prodotti offerti quanto nel servizio, oltre ad un’atmosfera autentica e ricca di storia, nella quale immergersi per un piccolo viaggio nel tempo.

L’associazione culturale “Caffè Storici di Torino e del Piemonte”, nata a Torino nel 2018, con Fiorenzo Alfieri primo presidente, ha come obiettivo il coinvolgimento attivo dei Caffè più storici e rappresentativi del Piemonte, con finalità di tutela e promozione del patrimonio gastronomico, artistico e culturale dei Caffè Storici. www.caffestorici.eu

I.P.

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