Un folto pubblico ha assistito martedi pomeriggio, nel salone della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, alla presentazione del volume "Golda, storia della donna che fondò Israele" (Giuntina, 2024) ad opera dell'autrice Elisabetta Fiorito, su iniziativa della stessa Biblioteca, dell'Associazione Italia Israele e del Rotary Club Asti.
L'autrice, giornalista parlamentare per "Radio 24 Il Sole 24 Ore" nonché autrice di romanzi e saggista, ha raccontato la straordinaria avventura della donna che fu tra i fondatori di Israele e ne divenne premier, dalla nascita a Kiev nel 1898, all'espatrio con la famiglia negli Stati Uniti per sottrarsi alle persecuzioni della Russia zarista quando ancora era bambina, fino all'approdo poco più che ventenne in Palestina dove avrebbe dato vita nel 1948 allo Stato Ebraico ed iniziato una inarrestabile ascesa politica.
Incalzata dalle domande di Claudia De Benedetti, presidente dell'Agenzia Ebraica, e di Luigi Florio, presidente dell'Associazione Italia Israele, la Fiorito ha messo in risalto i molteplici aspetti della straordinaria personalità di questa donna, che fece dell'indipendenza e della libertà del proprio popolo e sua personale la ragione stessa della sua vita, insieme con l'ideale socialista sionista da cui nacquero i kibbutz, esempi di proprietà e di vita collettiva all'interno di una società che pratica l'economia di mercato.
Inevitabile il riferimento all'attualità del Medio Oriente, che da ormai un anno vede Israele vivere ancora una volta giorni di guerra.
L'autrice ha al riguardo ricordato come la Meir fosse inflessibile nei confronti di chi nega il diritto di esistere dello Stato Ebraico, atteggiamento che la stessa statista sintetizzò in una sua celebre frase: "arabi, noi vi potremo un giorno perdonare per avere ucciso i nostri figli, ma non vi perdoneremo mai per averci costretto ad uccidere i vostri!".
L'incontro è stato aperto dai saluti di Roberta Bellesini, presidente della Biblioteca, e di Alberto Bazzano, presidente del Rotary Club Asti.